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Intervista a Fabio Giorgino, autore de “Le ragioni della follia”

Fabio Giorgino vive fin dalla nascita (1968) a Maruggio (TA), sulla costa ionico-salentina. Fin da ragazzo dimostra un vivo interesse per l’arte in genere e per la lettura. Nel 2011 inizia a ronzargli per la testa l’idea di scrivere un thriller ambientato nel Salento, nasce così, dopo otto anni di riscritture, il suo esordio letterario.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

“Le ragioni della follia” è un thriller dalla trama avvincente, ricca di colpi di scena. Il protagonista è Spiro Fusco, un commissario di polizia alle prese con una vicenda del passato che lo ha segnato profondamente e che riemergerà con prepotenza rivelando un oscuro legame con le indagini sul caso del serial killer che uccide marchiando a fuoco le sue vittime.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Sono stato sempre attratto dall’arte in generale. Fin da ragazzo mi sono interessato alla pittura e alla lettura. Nel 2011 ho intrapreso la sfida di scrivere qualcosa di mio ed è nata l’idea principale dalla quale sono partito per scrivere “Le ragioni della follia”. È stato un esercizio mentale e fisico estenuante ma allo stesso tempo molto appassionante.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

2011-2019, otto anni. Non ho scritto sistematicamente tutti i giorni ma questo tempo mi è servito soprattutto a revisionare, limare, tagliare. Un lavoro certosino di rifinitura che è la caratteristica che mi contraddistingue in tutto ciò che faccio. Quando devo scrivere mi chiudo nella mia stanza e mi immergo nel meraviglioso mondo della creatività, della fantasia.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Pur ammirando molti autori, sia del passato che del presente, quando scrivo non cerco coscientemente di rifarmi a qualcuno di loro. Mi piacciono molto le trame articolate di Faletti, o le bellissime descrizioni dell’ambiente di Ilaria Tuti, per citare autori thriller, ma amo molto la scrittura di Donato Carrisi, la capacità di creare atmosfere noir direi uniche, almeno nel panorama italiano.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

In alcune scene metterei le stesse canzoni che cito nel libro, mentre in quelle di maggiore suspense sceglierei tra le tante canzoni dark dei The Cure.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Salve, vi presento il mio romanzo d’esordio “Le ragioni della follia”, un thriller intricato e ricco di copi di scena. Leggetelo, non ve ne pentirete 🙂

Autore: redazione

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