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Intervista a Perla Giannotti, autrice de “Le storie di Selot”

Le storie di Selot

Perla Giannotti nasce a Roma nel 1972, piemontese di adozione. Vive e lavora ai piedi delle Alpi dove sono ambientate le Storie di Selot. Ingegnere, responsabile della pianificazione strategica di una banca, mamma. Vive con suo figlio in una piccola casa di legno, che è sempre all’aria e stracolma di libri. Ha aperto di recente una libreria a Cuneo, pur continuando il suo lavoro principale.

Parliamo subito del tuo ultimo libro, Le storie di Selot. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

È una saga epic fantasy, una trilogia. Trovate il giovane Selot in un monastero, dal quale viene preso e scelto come accompagnatore dal signore di Atiarav per una missione misteriosa quanto pericolosa. Selot è un lettore di anime. È reclamato da un popolo di guerrieri, una stirpe non umana che ha il mandato di eliminare terribili nemici che intendono sopraffare i regni degli uomini.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Sono ingegnere, funzionaria di banca, mamma single, instancabile camminatrice in montagna, libraia e scrittrice. Sono appassionata di tecnologia e scienze. Scrivere è il mio spazio di libertà, il mio inconscio che se ne va a spasso per l’universo. Io seguo i personaggi, i personaggi realizzano la trama. Io scrivo la trama.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Tre anni, considerando l’intera trilogia. Scrivo in ogni secondo libero di tempo. Quando guido o eseguo lavori manuali, quando viaggio, quando cammino, i personaggi si formano, si scontrano, emergono. Sono loro la forza, le emozioni, la volontà. Da loro tutto si forma. Scrivo per lo più di notte e nei momenti rubati agli impegni. Mi basta un angolo e uno scampolo di tempo.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Tolkien, Sapkowski, Zimmer Bradley, Bernard Cornwell, Joe Abercrombie. La descrizione dei personaggi, le loro relazioni, le loro motivazioni, le loro lotte: questi sono gli aspetti che adoro nel leggere il fantasy e che cerco di creare quando scrivo. Per stare al gioco: la mia saga come il ciclo della Prima Legge di Abercrombie.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Questa domanda è facile: esiste già la colonna sonora delle Storie di Selot. È bellissima ed è stata realizzata da un team di giovanissimi musicisti. Si chiama come la trilogia e la trovate su tutti gli store di musica. Oppure potete ascoltare gli album degli Skillet.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Realizzate con ostinazione i vostri desideri, mettetevi nei guai. Non costruite la vostra felicità a danno degli altri ma solo vostro. Tenete alta la testa e vicini i vostri sogni. Donate al mondo voi stessi e non risparmiatevi.

Autore: redazione

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