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Intervista a Francesca Serafini, autrice de “Il castello di Wheldrake”

il castello

Francesca Serafini, sognatrice, blogger, autrice. Nata a Roma, ha svolto innumerevoli lavori mentre studiava, affrontando la vita sempre con gentilezza e piglio deciso. Ha un piccolo blog di cucina e un sito appena nato. Con la sua penna delicata ama descrivere storie romantiche e sognanti, spesso ambientate nel passato. La scrittura è la sua terapia per l’anima da condividere con altri.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

È un delicato romanzo storico che parla d’amore ambientato nel Medioevo. Ayslin, una fanciulla sassone non riesce ad accettare il suo ruolo di donna sottomessa e, ribelle, fugge dalle imposizioni del tempo. Fino a ché Beowulf, un guerriero normanno, apparirà sulla sua strada e uno scozzese cercherà di farla sua. Vi invito a leggerlo per scoprire se dopo varie fughe si arrenderà all’amore.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Non ricordo quando ho cominciato a scrivere, lo faccio da sempre. Credo vada di pari passo con l’amore per la lettura. Scrivere per me è una sorta di terapia per l’anima, un modo per esprimere me stessa senza filtri. Mettendo nero su bianco emozioni, fantasie e idee posso sognare e vivere mille vite diverse e storie affascinanti. Spero di riuscire a far sognare allo stesso modo chi mi legge.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

In realtà la storia de “Il castello di Wheldrake” l’avevo in mente da diverso tempo, ma dal momento in cui ho cominciato a scrivere, per terminare la prima bozza ho impiegato circa sei mesi o poco più. L’ho scritto di notte nel silenzio della casa addormentata, quando il buio accoglie i pensieri e rilassa la mente, ascoltando buona musica alla luce tenue della lampada accanto al mio computer.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Leggo di tutto, ma senza dubbio mi piacerebbe nella mia scrittura ci fosse qualcosa di Brunella Gasperini o di Katherine Woodiwiss per quanto riguarda la semplicità della scrittura e la capacità di delineare bene i personaggi, dato anche il genere che scrivo. Degli autori moderni mi piace la sintesi che per me è sempre complicato raggiungere, amando le descrizioni che ora non vanno di moda.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Data l’ambientazione medievale, per la lettura consiglierei un sottofondo che crei atmosfera. Ballate medievali, musica celtica, oppure brani di Thomas Tallis, e Toccata e fuga in D minore di Bach. Ho scoperto anche un artista che compone musica interessante: BrunuhVille. E’ piacevole il suo mix Fantasy Medieval Music – Wolfborn che si trova su YouTube.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Leggendo Il castello di Wheldrake, vi invito a sognare. A perdervi nella storia ingenua di Ayslin e Beowulf sperando di farvene innamorare. A condividere questa storia con amici per dar risalto a un romanzo mai volgare, sempre romantico e delicato.

Autore: redazione

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