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Intervista a Salvatore Gargiulo, autore de “Jack Wild l’investigatore – Le gemelle”

Le gemelle

L’autore Salvatore Gargiulo è nato a Napoli e vive nella provincia di Cuneo. Fotografo di professione. La sua passione di comunicare con l’immagine si è trasformata nello scrivere racconti. Il suo primo libro importante è stato il libro fotografico intitolato “Filo invisibile”, casa editrice Cento autori, Dicembre 2013. È stato un progetto per un’associazione per malati rari. In questa intervista ci parla del suo Jack Wild l’investigatore – Le gemelle.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Il protagonista è un agente speciale della polizia. Si tratta di un racconto della categoria dei thriller. Dopo una carriera lavorativa densa di avventure ed imprevisti sceglie di fare ritorno a Napoli. Apre un’agenzia investigativa. Il romanzo ripercorre le vicende di un uomo alla ricerca costante di un amore. Attraverso quel tocco di azione e mistero, capace di emozionare e tenere col fiato sospeso.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Sono Salvatore Gargiulo, da piccolo avevo la passione di realizzare racconti, ma per la paura dei giudizi ho sempre rinunciato. Ho letto molto storie dei grandi scrittori e scrittrici, la voglia di scrivere è ritornata in me, con la consapevolezza di non aver paura. Da fotografo, ho messo in pratica la mia immaginazione visiva sullo scritto, invece che in una fotografia.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho impiegato tre anni. Ho scelto di descrivere i quartieri belli di Napoli, anche se la cronaca mette sempre in risalto il degrado di questa città. Ho descritto passo-passo le strade e le abitudini dei napoletani, a volte anche quegli aspetti brutti.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

La passione della lettura mi ha aiutato molto, ma ho cercato di mettere più la mia personalità nei racconti, il mio modo di vedere le cose.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Come musica sceglierei jazz o blues.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Se si dice che ogni libro è un viaggio, allora io come lettore voglio stare sempre in prima classe. E come scrittore devo, e pretendo, di dare il biglietto di prima classe al lettore.

Autore: redazione

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