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Intervista a Roberto Semprebene, autore de “La terra trema – Prove tecniche del compromesso storico?”

La terra trema

Roberto Semprebene è Manager in Storm in a Teacup, dopo 10 anni nel marketing cinematografico e una carriera parallela in università. Videogiochi e cinema sono le passioni alle quali ha dedicato carriera e tempo libero, nonché anni di studio, culminati in una ricerca di dottorato sul videogioco come medium narrativo. La Terra Trema – Prove Tecniche del Compromesso Storico? è il suo primo libro.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Il libro nasce come ricerca, ma diventa quasi un thriller sulla storia della produzione de La Terra Trema, capolavoro neorealista di Luchino Visconti che ebbe un processo produttivo decisamente originale: doveva essere un trittico di documentari di propaganda per il PCI e finì per essere un film prodotto da una società cattolica, in un dopoguerra italiano ricco di contrasti e contraddizioni.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Penso che la voglia e il piacere di scrivere derivino dalla lettura, che mi ha appassionato fin da piccolo grazie ai miei genitori, e dalla curiosità, che mi ha sempre spinto ad approfondire storie e temi di mio interesse. Scrivere è un modo per chiarire e chiarirsi le idee, ordinarle e spesso farne nascere di nuove, è un modo fantastico per capire e descrivere il mondo che abbiamo intorno!

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Il libro mi ha impegnato per circa un anno. Lo spunto iniziale è stata la tesi di laurea, ma poi la ricerca dei documenti in archivio, la scoperta del contesto in cui si sviluppava la storia che raccontavo, la possibilità di avere riscontri da protagonisti dell’epoca come Giulio Andreotti e Francesco Rosi, hanno reso quella che doveva essere una ricerca scientifica quasi un’indagine da spy story.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Ci sono alcuni grandi divulgatori che ammiro molto, grandi giornalisti che hanno saputo descrivere il mondo in cui vivevano al meglio, grandi biografi che hanno reso al meglio lo spessore narrativo delle vite di persone che si sono distinte nei più svariati campi. Non ho nomi particolari in mente, ma la mia speranza è riuscire a rendere un avvincente racconto quella che è stata una storia vera.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Varierebbe molto! Ci sarebbe un accompagnamento drammatico per le parti riguardanti la storia del dopoguerra in Italia, musica classica per la vita di Visconti, mentre una colonna sonora in stile Twin Peaks la vedo bene per la seconda parte del libro, man mano che ci si avvicina alle conclusioni.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Siete tantissimi, grazie a tutti! Se amate Visconti e vi incuriosisce il periodo del dopoguerra in Italia, il mio libro è molto più interessante e scorrevole di quello che si potrebbe pensare…! Qualcuno dirà che sono di parte…ma è vero! 🙂

Autore: redazione

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