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Intervista a Paola Tassinari, autrice de “Io sono la divina”

Io sono la divina Paola Tassinari scrittrice, pittrice, blogger ravennate. Ha pubblicato una decina di libri, alcuni premiati. Suoi racconti, favole e poesie hanno ricevuto encomi e sono presenti in varie antologie. Iscritta all’AMA (Albo Mondiale Artisti), fa parte del Movimento culturale Cento Artisti per il Mondo. In questa intervista ci parla del suo Io sono la divina

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Una scrittrice famosa in cerca d’ispirazione, segue gli eventi che incontra casualmente. Sono solo un caso? Muovendosi fra intuizioni, indizi e misteri, Rosaspina si trova immersa in un mondo in cui realtà/irrealtà si confondono… una scritta misteriosa ritrovata a Torino, lega Dante a Nostradamus, cosa svela? Chi sarà il Veltro? Chi la Bestia? Quale sarà la profezia del secondo Millennio?

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Nella prima parte della mia vita sono stata una lettrice accanita, anche un libro per notte, pensate che mi sono letta persino 4 o 5 enciclopedie intere, quelle con 20 libri grossi ed ero una discreta scrittrice, poi improvvisamente i ruoli si sono rovesciati. 

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Non ricordo in quanto tempo ho scritto questo libro. Posso solo dire che mi sono talmente immersa nella scrittura che ciò che ho scritto è diventato reale, a tal punto che anche se ho scritto un romanzo, ancora oggi, ormai a distanza di mesi dalla stesura iniziale, sono convinta che più che un romanzo sia la realtà.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

A questo punto posso dire di aver rubato a piene mani dagli autori miei preferiti, ma ora ho uno stile mio, può non piacervi ciò che scrivo ma certo non mi confonderete con nessuno. Mi definisco la scrittrice dell’insolito probabile. Il mio genere? I romanzi della nebbia.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Sicuramente un canto gregoriano, magari il Miserere.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

La scrittrice dell’insolito probabile vi avvolgerà nella nebbia per farvi apprezzare di più il sole e ciò che considerate scontato.

Autore: redazione

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