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Intervista a Federica Rinaldoni, autrice de “Nemesis”

Nemenis

Federica Rinaldoni è nata a Roma nel 1975. Dopo aver conseguito il diploma Socio-psicopedagogico, all’Università ha frequentato la Facoltà di Scienze Naturali. Motociclista, appassionata di natura, arte e lettura, si è sempre dilettata nella stesura di poesie e racconti. Attualmente vive in provincia di Treviso e lavora presso una società di distribuzione farmaceutica.

Parliamo subito del tuo ultimo libro, Nemesis. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

“Nemesis” è un giallo ambientato in Italia, precisamente nel Lazio, nella zona del viterbese, tra il lago di Vico e la cittadina di Ronciglione. Una giovane donna di nome Vera, ritorna in questi luoghi tanto amati e qui incontrerà vecchie conoscenze ma soprattutto amori mai sopiti. Al contempo si scateneranno una serie di sanguinosi delitti che sconvolgeranno tutti gli equilibri.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Ho sempre amato scrivere dai tempi della scuola. I temi in classe mi permettevano di liberare l’ispirazione che covavo dentro. Ho scritto racconti, favole e diverse poesie. La mia fantasia mi porta a scrivere su diversi temi ma ho anche collaborato “giornalisticamente” in tema di motori, l’altra mia grande passione. Dove c’è da scrivere, io ci sono! E mi piace leggere un po’ di tutto!

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Per scrivere Nemesis ci sono voluti circa due mesi. È stato scritto soprattutto di sera, quando ero a casa, dopo il lavoro. Mi sedevo al computer in penombra, con della musica rilassante in sottofondo. Avevo già il “film” nella testa, dovevo solo trasformarlo in parole. Vedevo muoversi i personaggi, sentivo i loro dialoghi e vivevo le loro emozioni.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Sinceramente non ho un modello unico al quale ispirarmi ma sicuramente una forte influenza l’hanno data autori come Patricia Cornwell e Ken Follett. Il loro modo di descrivere le situazioni ed i dialoghi dei personaggi hanno permesso di creare anche il romanzo di Nemesis, dandogli quel tono particolare che lo accompagna fino all’ultima pagina.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Nemesis merita musiche diverse perchè l’atmosfera cambia in base alle situazioni. In sottofondo sento musiche composte da Alexandre Desplat ma anche canzoni metal: nel libro per esempio si citano alcune canzoni dei Megadeth.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Mi piacerebbe che Nemesis fosse nelle librerie di tanti lettori e che ognuno potesse dare la sua opinione al mio primo romanzo. Sono certa però che questo libro vi catturerà dalla prima pagina, lasciandovi senza fiato ad ogni colpo di scena.

Autore: redazione

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