Intervista a Paolo Carlo Borgonovo, autore de "Le memorie segrete dell'Avvocato Raniero Bellini" - RecensioniLibri.org Intervista a Paolo Carlo Borgonovo, autore de "Le memorie segrete dell'Avvocato Raniero Bellini" - RecensioniLibri.org

Intervista a Paolo Carlo Borgonovo, autore de “Le memorie segrete dell’Avvocato Raniero Bellini”

Le memorie segrete

Paolo Carlo Borgonovo è nato nel 1980 in Brianza dove risiede; lavora presso uno studio legale ed è autore di romanzi d’avventura e thriller. “Le memorie segrete dell’avvocato Raniero Bellini” è il suo quarto romanzo, con il quale ha vinto il premio IoScrittore – Gruppo Editoriale Mauri Spagnol – premiato alla fiera del libro BookCity Milano.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Il mio romanzo è un giallo ambientato tra il Nord Italia e la Svizzera. È una storia che nasce da un rapporto familiare turbolento tra Raniero, un padre anaffettivo e il suo unico figlio. Divenuto orfano della madre, Pietro ha trascorso una vita in salita, prima di guadagnarsi la “normalità” di una routine divisa tra uno studio d’architettura e un piccolo appartamento fuori Como.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Sono da sempre appassionato di scrittura creativa, ma il genere noir è per me un esperimento, avendo dedicato anni alla stesura di una trilogia d’avventura. La passione per la scrittura non può che derivare dall’amore per la lettura: sono cresciuto tra i libri e posso dire di aver trascorso momenti intensi con alcuni, a volte persino litigandoci.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho impiegato circa un anno per scrivere “Le memorie segrete dell’Avvocato Raniero Bellini”, un romanzo ispirato da una serie di fatti di cronaca reali. La violenza e la tragedia concreta che ad essi seguono mi hanno spesso portato a riflettere sul senso e sulla radice della brutalità dei gesti umani e a cercare di capire come nasca il corto circuito che porta il loro artefice a consumarli.

LEGGI ANCHE:  Intervista a Filippo Tofani, autore di “Da qualche parte in Toscana”

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Sono affascinato dagli autori eclettici, quelli capaci di spaziare dal giallo al fantapolitico, passando per il romanzo medievale e il techno-thriller, ne cito due, ma la lista sarebbe lunga: Michael Crichton e Ken Follett. Sono però i classici della letteratura moderna che mi hanno spinto a scrivere, mi limito ad una difficile selezione: “Il Conte di Montecristo”, “Robinson Crusoe” e “Moby Dick“.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Ascolto molta musica, mentre guido, mentre cucino, a volte mentre mangio, ma la lettura è un’attività che pratico in silenzio. Rumori, colori, odori e suoni sono già nelle parole scritte, ma devono essere solo suggeriti dall’autore, non imposti dal testo.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Raniero Bellini ha nascosto un segreto che neppure in punto di morte è disposto a svelare a suo figlio. Ma in un messaggio postumo rivela a Pietro che presto lo avrebbe rinnegato come padre. Può l’orrore confondersi tra le mura di casa?

Autore: redazione

Condividi Questo Post Su