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Intervista a Francesco Carta, autore de “Un’ombra nel buio”

Un'ombra nel buio

Francesco Carta è nato nel 1992 a Roma. Laureatosi in Scienze politiche e relazioni internazionali, ha poi conseguito la Laurea Magistrale in Scienza della politica. Attualmente lavora come giornalista. “Un’ombra nel buio” è il suo primo romanzo.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Un’ombra nel buio è un romanzo noir ambientato a Roma. Narra del braccio di ferro fra il “Giustiziere”, serial killer implacabile che, con i suoi indizi cerca di svelare il disegno dietro i propri omicidi, e le forze di polizia, impersonate nella figura del Commissario della Omicidi Andrea Doria. Una vera e propria corsa contro il tempo per fermare l’orribile minaccia calata sulla capitale.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Ho sempre amato scrivere, sin da quando ero piccolo. Ho iniziato a scrivere articoli per il giornale scolastico, ed intanto mi dilettavo in piccoli racconti narrati fra le quattro mura domestiche. Crescendo, questa passione è diventata un vero e proprio lavoro. Oggi sono un giornalista e sto per pubblicare il mio primo romanzo.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Il libro è nato dalla mia grande passione per il genere giallo/thriller. Ho sempre sognato di dilettarmi anche io in tale ambito, e così piano piano l’ispirazione ha preso il sopravvento. Ho scritto quasi tutto il testo in 3 mesi, chiuso all’interno della mia camera, con l’ampia finestra a farmi da luce e da fonte di ispirazione.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Credo che il mio romanzo, ed il mio stile, possa definirsi un ibrido fra Donato Carrisi, che considero uno dei massimi scrittori del genere Thriller, e Roberto Costantini, vero cultore del genere giallo/noir.

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Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Propenderei per Don’t cry dei Guns N’ Roses.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Essendo uno scrittore emergente, la mia più grande voglia è di fare esperienza; voi lettori siete e sarete la mia guida, come un Dante fra le mani del suo Virgilio.

Autore: redazione

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