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Intervista a Giuseppe Turchi, autore de “Cortecce Rosse”

Cortecce rosse

Giuseppe Turchi (Parma, 1989) è laureato in filosofia. Nel 2016 pubblica il suo primo romanzo breve, Nel battito del Colibrì (La Gru). Il libro è stato discusso il 10 aprile 2017 all’interno dell’iniziativa ‘I lunedì della Dante’ della Società Dante Alighieri di Parma. Nel 2018 pubblica Cortecce Rosse, una distopia surreale, sempre per La Gru. Ha pubblicato anche articoli di ricerca filosofica.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Cortecce Rosse” è un racconto lungo di critica sociale appartenente al genere distopico/surreale. Racconta le vicende di un mondo dove le mantidi religiose hanno acquisito l’autocoscienza e si trovano ad affrontare l’orrore dell’uxoricidio (l’uccisione del compagno). La società è retta da una teocrazia dominata dalle femmine le quali hanno elaborato un sistema per sottomettere i maschi.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Nasce con alcuni racconti di fantasia scritti alle elementari e con il compito di scrivere una poesia datomi dal prof. di Lettere delle medie. I successivi studi in Filosofia mi hanno instillato il desiderio profondo di trasporre interessantissimi argomenti tecnici in una chiave fruibile a tutti.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Per questo libro ho impiegato circa quattro mesi. L’ho scritto nella mia piccola stanza, una cameretta di nove metri quadri invasa da volumi di saggistica e colori per dipingere. Siccome ho bisogno di silenzio per concentrarmi, “Cortecce Rosse” ha preso vita di notte, con musiche rilassanti in sottofondo.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

I miei punti di riferimento sono: Gibran quando si tratta di parlare di saggezza, King quando si tratta di parlare dell’oscurità dell’animo, Dick per quanto riguarda la fantascienza a sfondo filosofico.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

La versione strumentale del disco “Imaginaerum” dei Nightwish.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Se le tematiche del condizionamento religioso e del sessismo accendono i vostri animi, allora Cortecce Rosse è quello che fa per voi! Ditemi cosa ne pensate, sarò lieto di dialogare con voi.

Autore: redazione

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