Intervista a Gianni Sardi, autore de "Tre disperati alla ricerca di un affetto" Intervista a Gianni Sardi, autore de "Tre disperati alla ricerca di un affetto"

Intervista a Gianni Sardi, autore de “Tre disperati alla ricerca di un affetto”

tre disperati

Gianni Sardi, nato a Vico Equense nel 1954, ci dice “da giovanotto e anche un poco più grande scrivevo lettere d’amore quando litigavano con i loro fidanzati per alcune mie amiche, stranamente, non tutte, dopo poco tempo volgevano a matrimonio … cosa faccio? e fatto? Continuo sempre fin quando Dio vorrà a occuparmi degli altri…”. In questa intervista ci parla del suo Tre disperati alla ricerca di un affetto

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

E’ un romanzo autobiografico dove si parla principalmente di un amore fisico e allo stesso tempo spirituale, reso più difficile dall’assistenza a un figlio ancora oggi disabile…

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Ho sempre scritto fin da quando ero bambino, avevo questo estro nello scrivere ma scrivevo solo cose senza senso (per me). La scrittura si accentua dal 2008 …

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho scritto questo libro in special modo di sera, in cucina, dopo una intensa giornata lavorativa impiegando circa quattro mesi.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Ho letto quando ero più giovane libri riguardanti spiriti, lettura della mano. compresi i segni significanti… non mi rappresento o aspiro a emulare nessuno.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Una religiosa.

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Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Non vorrei assolutamente sembrare pomposo ma consiglio vivamente a prescindere da tutto la lettura di questo libro.

Autore: Redazione

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