Intervista a Monica Romani, autrice de "Il drago e l'angelo" Intervista a Monica Romani, autrice de "Il drago e l'angelo"

Intervista a Monica Romani, autrice de “Il drago e l’angelo”

Il drago e l'angelo

Monica Romani, da sempre interessata alla scrittura, si dedica prima alla poesia partecipando a diversi premi letterari. Per circa un anno scrive per il magazine online “roba da donne” e conduce un programma sulle leggende metropolitane presso una radio emiliana. Dal 2014 a fine 2015 si è dedicata alla trilogia de “Il drago e l’angelo“, edita da Robin, di cui è in uscita il secondo libro, “L’anima non muore“.

Parliamo subito del tuo libro Il drago e l’angelo. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

È il primo libro di quella che sarà una trilogia improntata alla saga familiare: la storia della famiglia di due sorelle, sposate a due grandi amici, raccontata attraverso la narrazione della vita dei loro figli, Dario e Beatrice. In una delle due famiglie a farla da padrona è una aspettativa altissima sull’unico figlio maschio, nell’altra la quasi totale assenza dei genitori.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Sono una divoratrice di libri fin dalla prima infanzia. Era quasi necessario che arrivassi a scrivere a mia volta, ma quando ho iniziato a farlo in modo serio, sistematico, ho scoperto che è una gioia immensa poter raccontare storie. Nei miei libri non cerco un intento educativo, ma la più pura evasione ed emozione.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho iniziato Il drago e l’angelo in uno dei momenti più bui della mia vita. È stato il mio canto d’amore per il vivere, mi trovavo a tarda notte immersa nella storia di Dario e Beatrice a ricrearmi un motivo per andare avanti. Ho impiegato meno di un anno per scriverlo e correggerlo e, mentre lo facevo, anche la mia vita è andata avanti. Credo anche grazie al sostegno di questi “amici”.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Mi piacerebbe dire di somigliare a Emily Brönte, ma a dire la verità sono più vicina a King, come tipo di persona: lavoro duro e amo farlo. I miei libri, invece, devono davvero molto all’ottocento inglese. Se dovessi avvicinare Il drago e l’angelo a un libro, pur sapendo che non ho lo spessore di Dickens, forse sarebbe “La bottega dell’antiquario”.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Decisamente “Appetite for distruction” dei Guns & Roses. Almeno, era quello che ascoltavo io scrivendolo.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Abbiamo tutti un’amica sempre disposta a raccontarti trame. Le trame dei pettegolezzi, della serie TV del momento, del film appena uscito. Fate un salto di qualità e prendetene una che scriva: è praticamente l’unico sistema per evitare spoiler.

Autore: Redazione

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