Intervista a Mark Mc Candy, autore de "Avanti c'è un post" Intervista a Mark Mc Candy, autore de "Avanti c'è un post"

Intervista a Mark Mc Candy, autore de “Avanti c’è un post”

Avanti c'è un post

Mark Mc Candy (all’anagrafe Marco De Candia) ha 56 anni, scrive da due anni con questo pseudonimo. Ha pubblicato nell’aprile del 2017 la sua prima raccolta di brevi racconti Avanti c’è un post presentato al Salone di Torino. Ha un blog “Mark Mc Candy – Lo scrittore della porta accanto” dove pubblica le sue storie per i quasi diecimila follower. Molto apprezzato tra le donne che rappresentano l’80% dei lettori. 

Parliamo subito del tuo libro Avanti c’è un post. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Più che un libro è un album fotografico. Le oltre sessanta storie che leggerete sono paragonabili a piccoli quadri di un artista di strada. Tanti piccoli affreschi che prendono vita ogni tre pagine. Ognuno autonomo con un inizio e una fine. Tutti però legati da un filo che è quella dell’ironia. Tanti piccoli racconti con trame e personaggi diversi ambientati in luoghi sempre nuovi o irreali.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Più che uno scrittore mi ritengo un narratore come i vecchi cantastorie di tanti anni fa che giravano i paesi e in piazza narravano piccole e grandi storie. Quindi la mia passione nasce dall’amore per l’intrattenimento. Mi piace scrivere storie brevi che hanno lo scopo di rubare 2-3 minuti al lettore e tirargli fuori un sorriso, una riflessione o anche un po’ di commozione.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

La raccolta di short-tales contenuti nel libro è frutto del lavoro di meno di un anno in cui appena potevo, in qualsiasi posto, buttavo giù un racconto. Lo spunto mi veniva da qualsiasi cosa: una canzone, un film, un discorso ascoltato al bar, le discussioni di amici, figli e moglie. I posti sono stati i più disparati. Al pub, al mare, di notte e di mattina, con il sole e con la pioggia.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Vedendo come tratto i temi mi trovo vicino a scrittori umoristi come Marcello Marchesi. Se invece vedo la lunghezza dei racconti potrei vedermi come Buzzati in alcune sue pubblicazioni. Rimane in me comunque l’amore per la scrittura umorista e per raccontare storie che strizzano l’occhio al doppio senso, al fraintendimento voluto, alla metafora.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Le musiche tratte dal musical La La Land.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Mi piace “rubare” ogni giorno 5 minuti del vostro tempo per leggere una mia storia. Non importa dove siate, in metro, sul bus o in una sala d’attesa. Ho visto che posso esservi di compagnia e questo per me e per il lavoro di narratore è il massimo.

Autore: Redazione

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