Intervista a Alessandro Carnier, autore de "Gocce di sangue" Intervista a Alessandro Carnier, autore de "Gocce di sangue"

Intervista a Alessandro Carnier, autore de “Gocce di sangue”

Gocce di sangue

Alessandro Carnier è nato a Comeglians, in Carnia, nel 1959. Ha frequentato il Liceo Artistico di Treviso, diplomandosi nel 1979 ed in seguito l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove ha conseguito il diploma in scenografia nel 1983. In questa intervista ci parla del suo Gocce di sangue

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Il romanzo direi che appartiene al genere investigativo. È ambientato tra Friuli e Veneto. Romano, artista di successo rientra dalla capitale nel suo paese natio. Oltre a dipingere, coltiva un orto con scarso successo. È dedicandosi a questo passatempo che scopre che un contadino apparentemente tranquillo nasconde un vizio criminale che lui collega alla sparizione di due giovani ragazze.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Io nel tempo libero ho sempre dipinto e realizzato illustrazioni per l’editoria e la pubblicità. Ad una certa età ho deciso di esprimermi in un’altra forma. Ho iniziato a scrivere racconti e poi a partecipare a concorsi di scrittura, pubblicandone diversi su raccolte antologiche. Ho finito di scrivere il mio primo romanzo nel 2013 “La vita ideale”, e poi “Gocce di sangue” Elison Publish nel 2018.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Questo ultimo romanzo ho iniziato a scriverlo subito dopo aver pubblicato il primo, nel 2013. L’ho rimaneggiato parecchie volte, finché ho deciso di pubblicarlo quest’anno, nel 2018. Quindi ci ho messo circa cinque anni. Come molti che scrivono, rivedo parecchie volte i capitoli e ovviamente li modifico molte volte, finché non mi ritengo soddisfatto. Si tratta di una storia di pura fantasia.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Mi sono formato da ragazzo leggendo gli autori classici americani: Francis Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway, Philip Rot, Truman Capote, Raymond Carver, Don Delillo, David Foster Wallace. Per citarne alcuni. “Il nuotatore”, racconto di John Cheever e gli altri suoi racconti mi hanno molto colpito. Ho letto anche naturalmente i classici russi e francesi, ma non voglio fare un altro elenco.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

La colonna sonora la immaginerei, se composta per una riduzione cinematografica, realizzata con brani del repertorio di cantanti francesi come Edith Piaf, Charles Aznavour e Yves Montand. Però siccome la vicenda si svolge nel nord Italia sarebbe plausibile utilizzare un autore italiano come Paolo Conte, penso a “Via con me” e “Una giornata al mare”.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Se leggerete il mio ebook, mi farete ovviamente piacere. Poiché si dipinge e si scrive per se stessi, ma soprattutto per gli altri.

Autore: Redazione

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