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Intervista a PF Joy Lotus autore de “Il bello del cammino “

Il bello del cammino PF Joy LotusNata a Brescia nel 1989, PF Joy Lotus è cresciuta in sul lago di Iseo, ma da un paio d’anni vive in città a Brescia con il compagno e la sua cagnolina Luna. Ha conseguito un diploma di qualifica professionale di Operatore dell’Impresa Turistica nel 2007.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Mi piace considerare “Il bello del cammino” una sorta di compimento di un mio percorso personale. È una raccolta di circa 50 poesie composte nel giro di circa 3 anni.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Fin da piccola ho sempre avuto molta immaginazione ma serie difficoltà ad esprimermi. Non riuscendo a farlo a voce spesso lo facevo scrivendo su diari o quadernetti. Negli ultimi anni in particolare ho cominciato a scribacchiare su carta per puro sfogo idee e pensieri. A volte piccoli racconti. Le poesie sono nate per puro caso.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho cominciato a scrivere circa tre anni fa. L’idea di pubblicare è nata qualche mese fa. L’atmosfera variava a seconda del momento o del luogo in cui arrivava l’ispirazione: poteva essere a casa sul divano o sul sedile della macchina in entrambi i casi c’era la musica ad accompagnarmi o dalle cuffie o dalla radio e gli strumenti erano sempre il mio blocchetto e la penna.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

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Sinceramente non mi sono ispirata a nessun autore in particolare. Ho semplicemente cominciato a scrivere e ad esprimermi lasciando che tutto uscisse spontaneo e ho cercato di essere me stessa.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Direi una playlist di pezzi rock leggeri con testi poetici e riflessivi. Consiglierei qualcosa di Bob Dylan o The Doors

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Amici,un saluto e grazie a chi leggerà l’intervista e grazie in anticipo a chi avrà la pazienza e la bontà di leggere i miei scleri.

Autore: Redazione

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