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Intervista a Matteo Modesto autore de “Luce fosca”

Luce Fosca Matteo ModestoMatteo Modesto è un autore quarantenne di Montebelluna (TV). Diplomato al Liceo Linguistico di Mestre nel 1998, ora lavora nel campo dell’abbigliamento e della distribuzione dei brand. Gli piace fare sport, segue il calcio e tutto quello che riguarda il mondo dei libri.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Due cadaveri ritrovati a distanza di ore. Apparentemente sembra non esserci alcun collegamento. Quali segreti si nascondono tra le mura, i camminamenti, le chiese e i palazzi rinascimentali di Feltre vecchia al calar delle tenebre? Sarà l’elegante Ispettore Greg Fortuny della Squadra Mobile di Belluno con i suoi uomini a dare un volto ai responsabili? Un giallo classico per tutti.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Nasce prima di tutto dalla forte passione di leggere romanzi gialli ma non solo. Frequentai diversi corsi e laboratori di scrittura creativa e non solo in Veneto. Amo scrivere per fissare i miei pensieri e per promuovere la mia regione.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho impiegato circa due anni dal momento dell’idea e dalla sua realizzazione. Ho frequentato gli ambienti del libri: osterie, case rurali, piazze e vie di notte nell’antico borgo di Feltre. In inverno è un luogo molto freddo e silenzioso, dove tutto sembra rimasto al ‘500.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

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Ci sono autori che ho sempre in mente come Renato Oliveri, Agatha Christie, Arthur Conan Doyle, Simenon. Leggo comunque anche volentieri la saggistica, libri di storia dell’arte che mi hanno aiutato e ispirato per scrivere questo libro.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Scelgo il jazz classico di “Blue Train” di John Coltrane.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Se volete scoprire un antico borgo bellunese, immergervi in queste storie minori, nel malaffare, in ambienti ermetici e piazze deserte di notte popolate da fantasmi e da assassini allora “Luce fosca” fa al caso vostro.

Autore: Redazione

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