Intervista a Bruno Storella, autore de "Conosci te stesso! Anzi lascia perdere va." - RecensioniLibri.org Intervista a Bruno Storella, autore de "Conosci te stesso! Anzi lascia perdere va." - RecensioniLibri.org

Intervista a Bruno Storella, autore de “Conosci te stesso! Anzi lascia perdere va.”

Conosci te stesso Bruno StorellaNato nel secolo scorso a Gallipoli, Bruno Storella dichiara di vivere con la fantasia a Memphis (Tennessee). Con la sua Laurea in Filosofia, è consulente filosofico on-line, scrittore e…basta così! 
Ha pubblicato: “Filosofi per caso – Eravamo 4 amici al bar” (2006), Ediz. Centro Mediterraneo; “Pane, amore e…filosofia” (2008), Ediz. Il Filo; “So(r)ridere con filosofia” (2011), Ed.Amici Biblioteca De Leo

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

È un non-saggio di filosofia in cui si racconta di filosofi e di filosofe in maniera anche divertente, ma non per questo meno attendibile storicamente rispetto a molti saggi in stile accademico. È un libro non utile per cambiare la propria vita, ma può essere un aiutino per sopravvivere nel quotidiano, per prenderla con filosofia insomma.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

La mia voglia di scrittura, in chiave ironica e iperbolica, nasce dal desiderio di far appassionare alla filosofia anche coloro i quali sono affetti da un’idiosincrasia per la stessa.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho impiegato oltre tre anni per scrivere il libro. Mi sono immaginato di vivere fuori dal tempo, incontrando contemporaneamente i vari Epicuro, Socrate, Pitagora, Kant, Voltaire, Bauman e tanti altri.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Il mio modo di scrivere di filosofia, in chiave ironica, penso che si accosti come stile un po’ a qualche autore del presente, come De Crescenzo o Zap Mangusta e comunque ad autori non accademici.

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Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

La colonna sonora del film Ipazia.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

È un libro che vi consiglio di leggere perché stimola la riflessione, ma sempre con il sorriso a portata di pagina.

Autore: Redazione

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