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Intervista a Valeria Menozzi, autrice de “Il libro più magico del mondo”

Il libro più magico del mondoValeria Menozzi nasce a Modena nel 1974. Laureata in Storia Orientale, e antiquaria nella bottega di famiglia, fin da bambina si interessa di religioni, mitologie, testi sacri e fiabe popolari. Al Liceo incontra i Tarocchi, che studia e utilizza come strumento di introspezione psicologica e conoscenza del Sé, piuttosto che come mezzo divinatorio. Oggi vive in Sardegna.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca

Il libro più magico del mondo” è una trilogia per ragazzi, edita da Brigantia editrice, i cui protagonisti sono le lame dei Tarocchi. La Papessa, il Mago, il Matto, i vari fanti, regine e re. 
Ogni volta, per creare la trama, lancio le carte e lascio che siano loro a narrarmi le loro avventure. I titoli sono: “L’impero di tarot” (2014), “Il trionfo della giustizia” (2016), “Il segreto della stella“.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Sin da bambina ho amato leggere, inventare e scrivere storie e i miei genitori hanno sempre assecondato questa mia passione. A scuola prendevo bei voti nei temi, ho anche scritto per un quotidiano quando ero al liceo, ma non ho mai pensato che sarei diventata una scrittrice. Poi ho scritto il primo libro della saga “L’impero di Tarot” per i miei figli e loro mi hanno chiesto di provare a pubblicarlo.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

In genere impiego sei mesi per scrivere un libro, e dovendo lavorare e stare dietro alla famiglia lo faccio nei ritagli di tempo, dopo pranzo, dopo cena e nei week end. ma diciamo che in quei sei mesi non penso ad altro che alla trama, ci entro dentro e non è facile uscirne. Se mi fanno domande speso non rispondo, giro con quaderno e penna sempre in tasca, brucio l’arrosto, cose così.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

“Il libro più Magico del Mondo” potrebbe richiamare “Il Castello dei Destini incrociati” di Calvino, per via dei tarocchi che mescolati, ispirano trame sempre diverse.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Quando ho scritto il primo libro ascoltava gli Alma Mediterranea e spero di aver dato lo stesso ritmo e la stesa verve delle loro canzoni alle mie storie,

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

La soddisfazione più grande, in questo mestiere, è incontrare per strada una persona che ti riconosce e ti ringrazia per le emozioni che le hai regalato.

Autore: redazione

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