Intervista a Francesca Ribacchi, autrice de "Il Responso Ribelle. Il viaggio di una sibilla dai Colli di Roma all'isola di Cipro" Intervista a Francesca Ribacchi, autrice de "Il Responso Ribelle. Il viaggio di una sibilla dai Colli di Roma all'isola di Cipro"

Intervista a Francesca Ribacchi, autrice de “Il Responso Ribelle. Il viaggio di una sibilla dai Colli di Roma all’isola di Cipro”

Laureata in Lettere Moderne presso l’Università ‘La Sapienza’ di Roma e laureata all’Accademia di Belle Arti della Capitale, Francesca Ribacchi insegna nei Licei di Roma e provincia. Il Responso Ribelle. Il viaggio di una sibilla dai Colli di Roma all’isola di Cipro, il romanzo di cui ci parla in questa intervista, ha conquistato il Premio ‘Franz Kafka Italia’ 2016 ed è stato Terzo classificato al Premio ‘Universum Academy Switzerland’. E’ presente nella Biblioteca delle Donne di Bologna e nella Biblioteca Civica Udine.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Romanzo storico. Il contesto è costruito scientificamente, la storia inventata. La sibilla Elaide vive nel 700 a.C. nel Latium Vetus. Sconvolta dalla violenza del sacrificio umano, si ribella e diviene strumento di un élite illuminata che combatterà la crudeltà del rituale. Viaggerà nel Nord, poi a Argo, Tirinto, Cipro. La sua vita si confronterà con quella di Lucia, la narratrice contemporanea.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Ho sempre scritto da quando avevo otto anni. La famiglia mi ha ostacolata, impedito di seguire un curriculum di studi regolari e ha impedito molto altro. Ho lottato e non ho mai rinunciato a scrivere, infine l’ho fatto di nascosto. Quando mi sono liberata dalle catene che mi hanno perseguitata per una vita, ho conosciuto l’editore della Efesto che ha pubblicato il libro a sue spese. Avevo 62 anni.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho scritto per 20 anni sulla vitale sibilla guerriera che non possiede un’aurea sacrale ma ama, suscita passioni, soffre per le vittime sacrificali e combatte la tirannide. Attraverso Lucia, la coprotagonista contemporanea, ho viaggiato con lei, immergendomi nel paesaggio arcaico Mediterraneo e ho condiviso con lei il responso ribelle che indica la libertà.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Ho eliminato dai dialoghi arcaici della sibilla parole che non esistevano nell’VIII sec. a.C. come intelligenza, giustizia, progetto ecc. e sostituite con metafore prese da Omero. Ogni capitolo ha il commento finale di Lucia, che scioglie le difficoltà e anche un vocabolario mitologico. Non credo che potrei mai raggiungere Canetti, Yourcenaire.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

La sagra della Primavera Strawinsky. La nona sinfonia di Bruckner. I’m calling you, Bagdad Cafè. Cinema Paradiso, Moricone. Nessun dorma, Turandot Puccini e molti altri brani classici.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Ho costruito un modello positivo di donna che dà risposte coraggiose, sa affrontare la terribilità degli accidenti e comprendere la generosità dell’amore, dell’amicizia. Il suo responso insegna a reagire e a salvare \’esistenza dei fedeli.

Autore: Redazione

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