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Intervista a Antonio Stolfi, autore de “Il romanzo della Contessa di Castiglione”

Il romanzo della contessa di CastiglioneAntonio Stolfi è nato a San Marino nel 1949; all’età di 9 anni emigra con la famiglia a Parigi. È in questa città così stimolante e vivace che matura la sua formazione culturale e professionale, svolgendo la sua attività lavorativa in qualità di dirigente presso diverse multinazionali. Ora in pensione, si dedica allo studio della storia con l’intento di conoscere la storia per capire l’oggi.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Narrativa storica italiana. Un libro godibile e pieno di verve che racconta la storia di una diva, eroina di un racconto favoloso, personaggio magnifico e tragico, inseguito da una maledizione implacabile, quella della sua bellezza. Virginia porta a un punto di assoluta rottura certe ossessioni del suo tempo e oltre al mito e alla mitomane annuncia il “nuovo femminile”.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Il mio amore per la scrittura nasce dalle ricerche storiche e dal piacere di condividere con i potenziali lettori la conoscenza.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Per scrivere questo libro ho impiegato 4 anni. L’atmosfera è quella della ricerca storica negli archivi, memorie e corrispondenze con l’intento di comporre il ritratto inedito e affascinante di una donna molto ammirata e odiata da troppe donne, desiderata da troppi uomini. Un’opera preziosa per chi voglia addentrarsi tra camere, palazzi, alcove, saloni da ballo ed altri ambienti.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

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Siccome sono di cultura francese (vissuto 23 anni a Parigi) il mio stile risente sicuramente dell’influenza dei grandi storici francesi e del loro modo di raccontare la storia.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Il sottofondo musicale – per il periodo storico – potrebbe essere costituito dalle musiche di Offenbach e Verdi.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Le porgo le mie più sincere congratulazioni per questo suo lavoro; ne sono stata conquistata, letteralmente trascinata, dall’inizio alla fine; è davvero affascinante la figura di questa Contessa bella e dannata, così viva, “ingombrante”, concreta.” Dalla recensione di un mio lettore.

Autore: Redazione

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