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“La sorella cattiva” di Véronique Ovaldé

La sorella cattivaLa sorella cattiva di Véronique Ovaldéuno di quei romanzi che ti incollano alla storia per il loro ritmo incalzante, che incuriosisce fin dalle prime pagine e ti tiene appeso alle sue mille virgole fino all’ultimo punto. Narrato da una voce neutra fuori campo, il romanzo di Véronique Ovaldé ci permette di spiare nella vita della famosa scrittrice, Maria Cristina e dei suoi grandi drammi: la sua famiglia malata e le scelte spesso sbagliate, ma sempre coraggiose.
Quello che però davvero colpisce il lettore è lo stile di Véronique Ovaldé: uno stile ridondante, con periodi lunghissimi ma che rendono coinvolgente la storia.

La trama

Maria Cristina è nata in Canada, in un paese sperduto tra i boschi dove il tempo sembra essersi fermato, e la sua famiglia è folle: una madre terrorizzata dal demonio, un padre depresso ed una sorella impazzita, anche per colpa sua. Maria Cristina, ancora minorenne, appena le si presenta l’occasione fugge in California, a Santa Monica: una città grande, solare, sull’oceano, dove, però, si ritrova sola. Le uniche presenze su cui può fare affidamento sono la sua sconclusionata coinquilina, prossima a partorire un figlio di cui non sa chi sia il padre, e un famoso scrittore, che l’accoglie sotto la sua ala protettrice e la fa diventare la sua giovane amante. Maria Cristina scrive il suo primo romanzo, quasi autobiografico, “La sorella cattiva” e diventa velocemente una scrittrice ricca e famosa, che gira il mondo per raccontare la sua triste storia.
Maria Cristina tornerà nel suo paese, alle sue origini, solo dopo molti anni, quando la madre la chiamerà improvvisamente per chiederle di andarsi a prendere il figlioletto di sua sorella, di cui nemmeno sospettava l’esistenza.

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La recensione

Nell’ultimo romanzo di Véronique Ovaldé, La sorella cattiva, son contenute tante storie: una famiglia sgangherata, uno scrittore borioso, una ragazzina fragile e un romanzo fintamente autobiografico, ma che in realtà lo è se non per un piccolissimo dettaglio.
Grazie allo stile della scrittrice, però, l’effetto non è quello di una matrioska, dove ogni storia ne contiene un’altra, ma di un flusso di coscienza, dove non si può capire che cosa stia succedendo senza approfondire un altro aspetto. La vera e unica protagonista resta sempre l’insicura Maria Cristina, piccola scrittrice di successo, che credeva che per essere libera bastasse scappare da una casa dove tutto conduce o salva, a seconda dei punti di vista, dall’inferno.

La descrizione dei luoghi de La sorella cattiva costringe il lettore a immergersi fino in fondo nella vita di Maria Cristina: prima a Laperouse, un posto dimenticato da Dio in Canada e dove sua madre è la regina delle bigotte, e poi nelle grandi strade californiane, dove il sole sembra possa far maturare qualsiasi cosa.

L’infinità di virgole che mette la scrittrice costringe a farsi mille domande: ma chi è questo narratore che sa tutto? Chi è davvero Maria Cristina? Cos’è successo a sua sorella? Dove si trova? E fino all’ultima riga rimarrete con il dubbio che il mistero non sia stato totalmente districato, ma soddisfatti di aver conosciuto una donna così poliedrica e davvero finalmente libera.

La sorella cattiva è edito da minimum fax (265 pagine) si può acquistare sul sito di ibs a 12,75 euro, anziché 15,00, nella versione cartacea e a 6,99 euro in ebook.

Autore: Federica Zucca

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