Una casa sul mare del Nord di Nina George
Dopo il successo di Una piccola libreria a Parigi, Nina George torna con il suo secondo romanzo, Una casa sul mare del Nord (Sperling & Kupfer, 2015, pp. 324). Simili sono le linee e le atmosfere, mentre ricorrente è l’ambientazione: in entrambi i casi, si parte da Parigi per poi allungarsi verso altre zone della Francia, con alchimie di profumi e colori differenti. Questa volta l’autrice ci farà fare un viaggio nelle terre battute dal sole, dal vento e dal mare della Bretagna: terre antiche, colme di storia e leggende, che porteranno non solo la protagonista, ma noi stessi in un viaggio profondo, fino alla scoperta della propria anima e dei propri desideri.
La Trama
Quando Marianne comincia a raccontarci la sua storia, in realtà abbiamo l’impressione di essere arrivati troppo tardi. Sì, perché Marianne è una donna di sessant’anni, stanca e infelice della propria vita; sposata a Lothar, un uomo egoista e insensibile.
Nina George ce la presenta a questo punto della sua vita, quando una sera, è determinata a togliersi la vita gettandosi dal Pont Neuf a Parigi, per immergersi nelle acque scintillanti della Senna. Quel salto che compirà nel vuoto, in realtà, non sarà la fine, ma l’inizio di tutto. Perché Marianne verrà salvata da un clochard che l’aveva vista gettarsi e lei tornerà nuovamente a respirare… respirare un’aria nuova!
E così, grazie ad una piccola mattonella sulla quale è dipinto il mare, e un nome, Kerdruc, Marianne inizierà un viaggio che la porterà fino in Bretagna, facendole capire che quel che vuole è vivere. Questa terra sincera e genuina, infatti, la aiuterà a ricomporre i pezzi della propria vita e di se stessa, in modo che, finalmente, il passato passi per davvero e che riemerga alla luce la vera Marianne, la donna che aveva dimenticato di essere. Una donna forte, capace di prendere decisioni, sicura dei propri desideri e delle proprie passioni, e non il riflesso di una donna che esisteva senza vivere.
A farle compagnia in questo percorso ci saranno un corollario di personaggi ai quali si fa veramente fatica a non affezionarsi: un marinaio nostalgico; un cuoco innamorato; una ragazza giovane, ma infelice; una signora che vive nel ricordo del suo grande amore; una coppia di anziani che, invece, ci fanno pensare che l’amore eterno esista veramente. E poi c’è Yann, l’uomo che scanserà per sempre le ragnatele dal cuore di Marianne, facendolo tornare a battere ancora.
«Promettimi di essere felice», le aveva detto il padre,
e Marianne aveva risposto di sì.
La Critica
Nina George conferma di saperci emozionare, anche attraverso un racconto semplice e senza eccessivi colpi di scena, dandoci l’idea che quanto accade a Marianne possa accadere ad ognuno di noi.
Una casa sul mare del Nord ci insegna che non è mai troppo tardi per capire cosa non vada nella nostra vita e ci sprona al cambiamento, perchè la felicità è sempre possibile, sempre lì ad aspettarci se solo decidiamo di lasciarci guidare da quello che sentiamo e desideriamo.
Una grande lezione di coraggio e determinazione, intrisa di amore ed emozioni, dalla quale tutti potremmo imparare.