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Stieg Larsson: la Trilogia continua

stieg larssonCi siamo. L’ultimo capitolo della trilogia Millenium che ha tenuto col fiato sospeso milioni di lettori in tutto il mondo e che porta la firma del sorprendente Stieg Larsson, è stato portato a termine. Non è certo da considerarsi una novità: la trilogia ha visto la sua conclusione nel 2007 (2009 se consideriamo la prima edizione italiana). Grazie a Larsson, nelle nostre case e nei nostri cuori abbiamo accolto Lisbeth Salander, una ragazza così difficile, particolare ed enigmatica da non poter che esserne affascinati. Dev’essere stato complicato ideare un personaggio dalle così innumerevoli sfaccettature.

Vi chiederete perchè parlare nuovamente di Millenium dopo tutti questi anni se la trilogia è stata dichiarata conclusa e il suo autore, purtroppo, è venuto a mancare proprio poco dopo la sua conclusione? Semplice. Perchè, udite udite, il 27 Agosto in contemporanea mondiale, David Lagercrantz ha pubblicato il quarto volume. Andiamo però con ordine.

Il primo volume della trilogia, si è rivelato un vero caso editoriale, a cui è seguito un film e pochi anni dopo un remake: Uomini che odiano le donne.

Mikael Blomkvist, a seguito della perdita di credibilità dopo un articolo di denuncia che “improvvisamente” ha perso le basi solide di veridicità, decide di lasciare la redazione della rivista Millenium che lui stesso aveva fondato. Nell’allontanarsi per un po’ dal trambusto mediatico, decide di accettare un’indagine insolita: rivedere un caso vecchio riguardante la scomparsa di una ragazza ritenuta da tutti morta, Harriet Vanger, all’epoca sedicenne. Suo nonno Henrik, noto industriale, arrivato ormai alla vecchiaia non si è mai dato pace per non aver mai scoperto chi avesse ucciso sua nipote. La famiglia Vanger è piena di ombra e misteri, nonché di personaggi alquanto insoliti, ex hitlerian e per nulla inclini all’umanità. Senza svelarvi troppo, sarà proprio questo caso a far intrecciare la vita di Mikael con quella di Lisbeth Salander, abile “ricercatrice” alla Milton Security. Un profilo basso viene mantenuto su questi personaggi centrali, facendo ruotare il romanzo intorno alla ricerca di Harriet.

Ampio respiro invece trova Lisbeth nel secondo volume: La ragazza che giocava con il fuoco. Lei che ha sempre ricercato riservatezza ed anonimato, finisce in prima pagina su tutti i giornali locali accusata di un triplice omicidio. Se il primo romanzo vi era sembrato alquanto intricato, con questo secondo volume siamo proprio all’interno di un labirinto: tutto è connesso, ogni strada è collegata con ogni percorso, ma la soluzione per quanto ovvia sembra sfuggire.

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E poi arriva il tanto temuto gran finale: La Regina dei Castelli di Carta.

La Ragazza Che Giocava con il Fuoco poteva essere letto senza conoscere Uomini Che Odiano le Donne: certo, molte sfumature verrebbero a mancare ma l’attenzione totalmente focalizzata su Lisbeth non ne fa sentire la mancanza, anche perchè ci sono molti ricordi nuovamente narrati. Lo stesso non si può dire de La Regina dei Castelli di Carta: è strettamente legato al secondo volume. Lisbeth lotta tra la vita e la morte e questa volta la scena è tutta su Mikael, una lotta contro il tempo per darle la giusta giustizia. È una matassa da sbrogliare questo capitolo finale: vi sono una serie infinita di nomi e personaggi di dubbia rilevanza, ma è instancabile la voglia che si ha di giungere alla fine.

So che molti sono scoraggiati dalla voluminosità dei tomi (letteralmente) di crescente dimensioni dal primo all’ultimo, ma lo stile di Stieg Larsson trascina e trasporta: finirete per entrare nel suo mondo, fatto di segreti, omissioni, violenza, e non ne vorrete più uscire.

millenium ivDopo dieci anni, sempre dalla casa Marsilio, arriva Millenium IV: Quello che non uccide. La coppia Blomkvist/Salander è ancora intatta. Ma sarà stato Lagercrantz all’altezza del suo predecessore che ha dato il via al tutto? Inizialmente, Larsson aveva pensato a una serie di dieci volumi. Ne avremmo lette delle belle. Sarà ancora così? A vobis la sentenza.

Impossibile assegnare un voto singolarmente: per l’intera trilogia un 9 è strameritato. Ogni volume è un tassello indispensabile e indimenticabile, proprio come Lisbeth! Si tratta di una trilogia di romanzi che ci fa capire come a volte siamo troppo prevenuti verso le persone un po’ più particolari, “strambe” e bisognose d’aiuto, e come davvero “l’abito non fa il monaco”.

Autore: Samanta Di Giorgio

Originaria di un paesino della Basilicata. Ho scoperto il piacere della lettura tardi e, combattuta tra cartaceo e digitale, amo i romanzi rosa da batticuore, i thriller che mozzano il fiato, gli horror che tolgono il sonno, i fantasy e le graphic novel che mi risvegliano la creatività, e i classici, che reputo indispensabili.

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