Lo chiamarono Jehsua, l'intervista all'autore Carlo Forni Lo chiamarono Jehsua, l'intervista all'autore Carlo Forni

Lo chiamarono Jehsua, l’intervista all’autore Carlo Forni Niccolai Gamba

lo chiamarono jehsua, carlo forniDopo la recensione del suo libro Lo chiamarono Jehsua, ecco l’intervista all’autore Carlo Forni Niccolai Gamba.

Lo chiamarono Jehsua è un romanzo pensato e scritto per i più giovani. Perché questa scelta?

Questo romanzo è stato pensato per i giovani che si avviano alla conoscenza di Gesù. Ho desiderato dare a loro, ma anche a tutti i lettori, un’immagine il più possibile “vera” dei protagonisti. Come se fossi un loro parente o conoscente che ne raccontasse le vicende, inserendole nell’ambiente e negli usi della Palestina biblica.

Da dove nasce l’idea e l’esigenza di esplorare il periodo dell’infanzia di Gesù ne Lo chiamarono Jehsua?

L’infanzia di Gesù così come descritta nei Vangeli canonici e apocrifi – le fonti storiche che costituiscono la spina dorsale dell’intero romanzo – fa riferimento alla sua figura soprattutto intesa come divina. Anche quella dei genitori e di altri personaggi risulta in qualche maniera divinizzata. Ho voluto, invece, riportare tutte queste persone alla loro umanità, descrivendo la loro quotidianità, il carattere, i sentimenti, i dubbi, di persone reali che si confrontano con un mistero più grande di loro. Parto dalla descrizione del personaggio Giuseppe e dal suo incontro con la fanciulla Maria, senza tralasciare i personaggi di contorno, i figli di primo letto di Giuseppe e i genitori di Maria. Poi la vicenda dell’Annunciazione e, in conseguenza di ciò, i turbamenti, i dubbi, le esitazioni, che investono ciascuno di essi. Il mistero della nascita, la fuga in Egitto, poi la vita quotidiana a Nazareth, i primi miracoli e la progressiva presa di coscienza, da parte di Gesù e dei suo genitori, del Suo essere Divino, Figlio di Dio e Dio stesso. Il romanzo termina con il primo miracolo ufficiale.

A quali fonti si è ispirato per la stesura del suo romanzo?

Come già accennato, le fonti storiche sono basate sui Vangeli canonici, in particolare quello di Luca, nel quale il periodo dell’infanzia della persona Gesù è appena accennato e, su diversi vangeli apocrifi i quali lo descrivono con un taglio eccessivamente miracolistico, sorvolando sulla sua reale essenza umana.

Oltre a Lo chiamarono Jehsua e al suo primo romanzo Il segreto dell’ultimo papa, ha scritto anche due diversi saggi storici. Ce ne parli.

Il Duca e mio nonno, una testimonianza familiare di storia estense è un saggio storico tratto da documenti di archivio. Narra la storia di mio bisnonno Giuseppe Forni, cresciuto alla Corte del Duca di Modena Francesco IV d’Austria Este e da lui avviato alla carriera diplomatica. Divenuto tutore di suo figlio, poi salito al trono con il nome di Francesco V, ricevette diversi importanti incarichi, fra cui la stesura del contratto di matrimonio fra lui e la Duchessa Adelgonda di Baviera. Francesco V gli conferì diversi incarichi ministeriali, come il Ministero del Buon Governo e della Pubblica Istruzione, ed infine quello di Ministro degli Affari Esteri. Quando, nel 1859, il Duca fu costretto ad abbandonare gli Stati Estensi, il mio bisnonno lo seguì in esilio stabilendosi in Tirolo. Nell’appendice si fa una breve storia dei suoi successori, a dimostrazione del senso di onore e fedeltà che ha sempre caratterizzato tutta la famiglia.
I Duchi di Leuchtenberg, una Famiglia europea è uno spaccato dell’800, descritto attraverso i racconti e le considerazioni personali, descrivendo i vari personaggi nell’intimo e nella quotidianità delle loro famiglie, analizzando usi, costumi e usanze dell’epoca. Il saggio è stato realizzato anche grazie ai documenti di archivio: in particolare i diari personali delle Duchesse Augusta Amalia, figlia del Re di Baviera Massimiliano Giuseppe e moglie di Eugenio di Behauarnais, Duca di Leuchtenberg, figlio adottivo di Napoleone Bonaparte, e di sua figlia Teodolinda, nonna di mia nonna Maria Thun Hohenstein.

LEGGI ANCHE:  Intervista a Federico Mazzi, autore di “Note stonate di un carillon nella notte”

Progetti per il futuro?

Grazie per questa domanda. Forte delle precedenti esperienze nell’ambito del romanzo, e delle relative recensioni ed opinioni sui siti qlibri.it e recensionelibri.it, sto terminando la revisione del testo di altri due, tenendo conto delle critiche e delle valutazioni fatte da case editrici cui li ho proposti.
Vi saranno cieli e terra nuovi si rifà al primo romanzo Il segreto dell’ultimo papa, dove questa volta il protagonista è Said, amico di infanzia di Kaifa nonché suo antagonista. Said ripudia la fede cristiana in cui è stato educato e abbraccia la religione musulmana frequentando scuole di formazione islamica, e divenendo poi un terrorista.
Tu es Petrus, l’origine del papato romano è la storia, basata sui racconti evangelici e sugli Atti degli Apostoli, del rapporto di Pietro Apostolo con Gesù e della sua attività apostolica prima in Palestina come fondatore della prima Chiesa cristiana, poi come primo Vescovo di Roma. Tutto il romanzo, che potremmo anche definire storico nella sua ricostruzione fantastica, è strutturato come un racconto in prima persona.

Il libro Lo chiamarono Jeshua è disponibile su Ibs a 11,90 euro.

Autore: Laura Landi

Sono ­ per ammissione estrema ­ lettrice compulsiva, anche se molto molto esigente. Andare in libreria mi fa sentire come Alice nel paese delle meraviglie. Il mio amore letterario segreto? Gabriel García Márquez.

Condividi Questo Post Su

Invia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *