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Intorno al mondo con zia Mame. I racconti e le avventure di una delle zie più viaggiatrici e divertenti che si possano avere

Intorno al mondo con zia Mame“Intorno al mondo con zia Mame” (ed. Adelphi, 14,60 € su Feltrinelli.it) , di Patrick Dennis, è una ripubblicazione e un sequel di “Zia Mame”, il primo pubblicato in Italia la prima volta da Bombiani nel 1960 e riproposto ora, il secondo rimesso in circolo da Adelphi nel 2009. Entrambi, però, pur essendo nuove edizioni degli stessi romanzi, hanno fatto da subito moltissime vendite.

Il successo che li accompagna è semplicemente incredibile. Zia Mame fu proposto e venne rifiutato da 19 editori, finché uno lo accettò ma facendolo rivedere. Il libro era composto da racconti troppo scollegati tra loro, e dunque fu introdotta, con enorme successo, la figura di Zia Mame, la zitella del New England. Che in realtà è la vera zia di Dennis, a cui si è liberamente ispirato, così come lo stesso autore entra nel romanzo come un vero personaggio.

Nel primo libro, l’autore narra le sue peripezie lungo l’arco di tre decenni, dagli anni del proibizionismo americano ai primi anni cinquanta, in un viaggio intorno al mondo.

Questo seguito, riprende un po’ il tema ma sotto un altro aspetto.

Mame parte infatti per l’Oriente ma con il piccolo nipote Micheal, promettendo di tornare in tempo per l’apertura delle scuole, ma in sincerità nessuno le crede. L’ultima volta che era stata via non è tornata per trent’anni. D’altronde la prima volta ha viaggiato in maniera economica, ma al momento della Grande Crisi, è riuscita per fortuna a sposare un ricco possidente terreno della Georgia, che però è morto abbastanza presto.

Zia Mame si trova dunque ad essere la nona vedova più ricca degli Stati Uniti, e ora non è più costretta a trovare rifugia di fortuna ma può permettersi i migliori alberghi, a partire da Parigi.

Da quando parte, passano due anni e non si ricevono notizie della coppia, solo ogni tanto arriva una cartolina da qualche posto esotico e meraviglioso. Pegeen, la madre del ragazzo, comincia a diventare nervosa e alla fine va fuori di sé, e Patrick (appunto personificazione dell’autore) le dice, per tranquillizzarla, di non preoccuparsi, che viaggiare con Zia Mame è un’esperienza unica.

E Patrick lo sa bene, perché con lei ha viaggiato tempo fa, prima della guerra. Così le racconta come, sotto i suoi occhi, abbiano più o meno distrutto le Folies Bergère, e poi gettato lo scompiglio in una compassata e filonazista famiglia britannica molto vicina alla Corte, e squassato dalle fondamenta, che si ritenevano piuttosto solide, il regolare andamento di una fattoria collettiva nella Russia sovietica, fino a rompere un progetto di Mao. E via così con tutte le peripezie che ha passato intorno al mondo, tra rifugi di lebbrosi o davanti ad animali feroci. Ma Patrick non è un testimone obiettivo, è infatuato di tutto ciò che la Zia gli ha fatto sperimentare, perché, in fin dei conti, è stato uno spasso totale.

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Il viaggio intorno al mondo è anche una maniera per introdurre il giovane Patrick all’interno dei circoli culturali e aristocratici della vecchia Europa, e per portare a compimento la sua trionfale scalata sociale. E mentre si spostano di Paese in Paese, Zia Mame  si serve di vecchie conoscenze come Vera Charles, stellina di Broadway ballerina, già quarantenne, dei peggiori night di Parigi. Oppure altre personalità a Londra che l’avevano introdotta in società, vecchie persone imparentate con aristocratici decaduti. Tra balli e ricevimenti, Patrick dovrà essere suo lacché ma anche colui che la tira fuori dai guai, colui che ascolta i suoi successi e asciuga le sue lacrime dopo una delusione. Perché la sua vita è un perenne campo di battaglia.

Il lettore invece la vede un po’ diversa, in maniera più obiettiva, e quindi con i vari difetti che ha, tra gli eccessi, i capricci, il voler essere al di sopra delle righe, la petulanza e l’occasione che sempre perde per tacere.

Pegeen non si tranquillizza in realtà, ma comincia a ridere e noi con lei, mentre le etichette sulle valigie aumentano allo stesso tempo, mentre Zia Mame ci si configura sempre di più come una donna ricca, sfacciata, comica e imprevedibile.

Il romanzo è totalmente coinvolgente e il personaggio di Mame è così forte e caratterizzato che ci può solo fare simpatia o antipatia. Ad una prima occhiata può sembrare una vecchia signora ricca e boriosa, ma quando ci immergiamo nella sua vita scopriamo che è invece una inguaribile ottimista, e spesso ingenua, ma che sa trattare d’affari e non sa stare molto al suo posto, dentro le regole e le convenzioni.

Per Zia Mame viaggiare non è solo esplorare nuovi posti, ma anche vivere il tutto come un pranzo di gala, in maniera elegante e con un’apparenza conquistata. E Dennis ci tratteggia le società in cui si trova, i paesi, la politica con un’ironia tutta particolare – anche attraverso il feroce senso d’umorismo della protagonista – che ha reso l’autore davvero famoso e così gradito al pubblico.

Autore: Alex Buaiscia

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