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È nata una star? Nick Hornby

È nata una star? HornbyPrendi tuo figlio, un adolescente medio, senza spiccate qualità e senza nemmeno troppe pretese. Prendi una giornata qualunque: torni a casa dopo aver svaligiato il supermercato per te, tuo marito e il tuo pargolo e trovi nella buca delle lettere una busta bella gonfia, contenente nientepopòdimenoche uno squallido film pornografico, dove il protagonista non è Rocco Siffredi, bensì quell’adorabile fanciullo che tanto ami e che hai tirato su con fatica e orgoglio.
È nata una star? Hornby

Lynn, Mark e Dave: questi i tre protagonisti del racconto scritto da Nick Hornby, scrittore inglese considerato uno dei più originali della sua e della nostra generazione.

Con queste settanta pagine, ci descrive una situazione oltre modo grottesca e immensamente irreale, in cui una madre e un padre devono fare fronte a una problematica legata alla sessualità del figlio.

Perché si sa, la tematica è sempre spinosa, già quando se ne discute in famiglia già a titolo generico, figuriamoci poi quando il nocciolo della questione ricade su di te, figlio fisicamente normale, ma super dotato nella zona pelvica, che hai deciso di sfruttare questo tuo “talento” proprio perché madre natura te lo ha regalato e sembra quasi un peccato non approfittarne e guadagnarci anche qualcosa.

E come lo spieghi ai tuoi genitori? Una madre che decide di vedere il tanto temuto film, di cui il figlio è protagonista, è già un fatto di per sé disturbante e assurdo; che il padre non comprenda e soprattutto non condivida la scelta di vita lavorativa del figlio ha magari più senso, perché questa scelta in particolare comporta notevoli imbarazzi oltre che tutta una serie di preoccupazioni legate alle malattie sessuali, ma anche alle condizioni igieniche e alle protezioni che devono essere utilizzate.

Si instaura così un rapporto di disequilibrio in questa famiglia, in cui Lynn cerca di difendere Mark (mamma di figlio maschio unico, cosa ci si può aspettare di diverso?), mentre Dave cerca di andare più a fondo nella questione, scavando nel torbido e cercando di scoprire tutti i dettagli di questo mondo pornografico, del quale ancora si sa davvero troppo poco.

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La situazione precipita in alcuni punti del racconto, per poi risollevarsi quasi subito grazie a dei piccoli dettagli che sembrano far comparire un piccolo raggio di sole: la riscoperta sessualità in una coppia sposata ormai da molti anni, la difficoltà (ulteriore, tra le mille che già ci sono) nel capire il proprio figlio e il cercare di andargli incontro per non stravolgergli un delicato equilibrio che lui per primo ha raggiunto da solo.

Quando si superano i pregiudizi legati al mondo del sesso, che la nostra società ancora oggi tenta in tutti i modi di far diventare predominanti, allora si riesce a vivere questo aspetto della propria vita con tranquillità, senza eccessivo imbarazzo e in maniera libera: quando infatti Lynn e Dave accettano e capiscono Mark, allora tutto diventa più semplice per loro come coppia e come famiglia.

Dal racconto è stato tratto un film, uscito nelle sale italiane nel 2012, diretto da Lucio Pellegrini ed interpretato da Luciana Littizzetto e Rocco Papaleo; girato interamente a Torino, il film dimostra un po’ di goliardia in più e anche una dose massiccia di divertimento decisamente più evidente rispetto al racconto, sicuramente data anche dalla bravura dei due attori che ricoprono i ruoli di madre e padre.

Fedele al libro, il film ha ottenuto una buona accoglienza e anche la critica (seppur non lo abbia esaltato) ha espresso giudizi positivi sul lungometraggio.

Autore: Rebecca Cauda

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