Hanno tutti ragione, anticipo d'atmosfera de La grande bellezza Hanno tutti ragione, anticipo d'atmosfera de La grande bellezza

Hanno tutti ragione, anticipo d’atmosfera de La grande bellezza | Paolo Sorrentino

hanno tutti ragione cover

La copertina dell’opera edita da Feltrinelli

Tony Pagoda, alias Tony P., è un cantante melodico napoletano sulla cinquantina cui il successo arride più per il suo carisma che per reali doti canore. Conduce una vita dissoluta, sperpera denaro, sniffa cocaina per vizio, fuma Rothmans leggere a iosa per dimenticare il dolore, beve per affogare la delusione. Ha un’autentica fissa per il sesso e per le donne eppure la sola da cui fatichi ad allontanarsi è la moglie che descrive con toni sprezzanti (un mobile), la sola con la quale non faccia più sesso, ma che gli è necessaria, ne ha bisogno. Il suo passato è fosco e gravoso, non è nato ricco, non è nato bello, ne ha combinate di tutti i colori, ha sperimentato anche la galera. Di persone ne ha conosciute di ogni specie ed ognuna gli ha lasciato un segno, un ricordo, un insegnamento non sempre edificante, ma lui nulla dimentica, tutto gli pesa dentro.

Ad un certo punto la situazione si complica e Tony P. fa qualcosa di imprevedibile per uno come lui, decide di lasciarsi la sua vita alle spalle. Dopo un tour in Brasile ci resta e per circa vent’anni vive una vita poverissima in un posto ancora più povero, afoso, squallido ed infestato da scarafaggi giganteschi ed apparentemente immortali, bestie che nessuno ha mai visto, almeno nella nostra parte di mondo.

Tony P. anche ad un passo dalla Foresta Amazzonica fa nuovi incontri, per lui non potrebbe esistere la vita solitaria ed appartata anche se la cercasse ed anche lì lo raggiunge uno che proviene dal suo passato e che, per una cifra da capogiro, per una somma inaudita gli chiede di tornare in Italia, a Roma, e di tornare a cantare per pochi intimi. Tony non resiste, lui non è bravo a resistere alle tentazioni, accetta e torna in Italia. Una volta nella Capitale, dovrà fare i conti con se stesso, con il suo passato, con la realtà che lo circonda. Adesso Tony sa che non serve a nulla andarsene, tutto rimane dentro di noi, possiamo solo prenderne amaramente atto.

Un libro che anticipa La grande bellezza

Il libro, uscito nel 2010, nella parte finale anticipa suggestioni che poi abbiamo ritrovato nel film da Oscar “La grande bellezza“, semmai le abbiamo addirittura cercate. In Paolo Sorrentino si mescolano spesso parola e fotogramma, spesso, quasi sempre, mentre leggiamo dei suoi personaggi vediamo il volto e sentiamo la voce di Tony Servillo, il migliore attore in assoluto per interpretarli.

Indimenticabili i personaggi per così dire di secondo piano, ma tutti efficacemente caratterizzati: il Maestro Repetto, uomo bellissimo il cui fascino stava però, nell’aver sofferto molto; Rita Formisano, la scialba casalinga che nasconde una vita lussuriosa; la baronessa di Sirignano, la donna che lo inizia al sesso, lui ancora adolescente, lei sessantenne; Alberto Ratto del quale mai conosceremo il nome vero; Beatrice, il solo,unico,vero amore di un’intera vita e poi i personaggi famosi, uno per tutti Frank Sinatra.

Lo scenario del libro è rappresentato da due città grandi e problematiche, ciascuna unica a suo modo: Napoli e Roma. La prima è il luogo della giovinezza, del passato con i suoi paesaggi di commovente e impareggiabile bellezza, con le sue contraddizioni fra la ricchezza di Marechiaro e lo squallore dei vicoli miseri; non è un’immagine da cartolina, è il ritratto di una città unica al mondo ,l’unica che abbracci il mare con il suo golfo e dove ci si possa sentire liberi, che inebria con i suoi odori e ammorba con il suo olezzo. Tony non dimentica Napoli, ce l’ha sempre nella testa e sulle labbra quando ricorre all’idioma tipico partenopeo che, forse, non è una scelta felicissima, pur nella sua verbosa magia, perché toglie molto a quei lettori che lo ignorano e difficilmente potranno cogliere significati purtroppo intraducibili.

LEGGI ANCHE:  Romanzo Caporale | Annibale Gagliani

Dopo Napoli, Roma, una Sindone vuota, una bellezza quasi offensiva, eccessiva, un involucro che non riesce a celare il marciume di una società corrotta nei modi e nei sentimenti, ammorbata dalla putredine dell’anima, dove tutti sembrano affannarsi a rincorrere le false chimere della perenne giovinezza, del sesso sfrenato ad ogni età, della bellezza come passepartout, sviliti da una vita fasulla sotto l’imperio dell’effimero, dell’inautentico.

Tony P., un uomo che non si è sottratto a nessuna esperienza, che ha conosciuto l’abiezione, il delitto ma che è, al tempo stesso, un uomo alla ricerca dell’autenticità, se anche dovesse costargli la discesa all’Ade della sofferenza, della corruzione del corpo. Lui vuole ciò che lo commuove, che lo fa piangere, il desiderio che conduce sesso, la vecchiaia come stato e acquisizione mentale.

La critica

Libro straordinario, bellissimo, impegnativo nonostante l’apparente leggerezza, giudicato male o peggio da chi probabilmente non lo ha compreso per quello che è, cioè la narrazione spietata, cruda e sincera di un uomo che ha vuotato il calice dell’esistenza fino alla feccia.

Per alcuni sarebbe un libro comico. Mai giudizio potrebbe essere più errato. Certo non manca una particolare ironia, molte le battute volutamente scurrili, ma anche quella è mera facciata, perché lo stesso linguaggio, a parte la presenza costante della lingua napoletana (di cui già si è detto), è l’arma più affilata di Sorrentino che passa con estrema disinvoltura dall’uso di espressioni modaiole ad un linguaggio dal fraseggio complesso, colto, raffinatissimo, ricercato che è quello che dà voce alle riflessioni più intime e sofferte.

Libro per pochi, non per molti né per tutti, troppo amaro, anzi agro, insopportabile se non si riescono a cogliere le sfumature, ma Sorrentino ci avverte già nelle pagine iniziali del centenario Maestro Repetto: il vecchio NON SOPPORTA nulla, neppure se stesso, SOPPORTA una cosa soltanto: la sfumatura.

Hanno tutti ragione, edito da Feltrinelli, ha ottenuto il terzo posto al Premio Strega del 2010, uno dei riconoscimenti più prestigiosi a livello nazionale per quanto concerne la letteratura nostrana.  A tal proposito, vi ricordiamo che quest’anno RecensioniLibri.org ha organizzato uno Speciale Evento dedicato appunto al Premio Strega 2014, che permette a tutti i lettori di votare l’opera che, secondo la propria preferenza, merita di salire al soglio del vincitore. Vi ricordiamo, infine, che il libro di Paolo Sorrentino, Hanno tutti ragione, è disponibile per l’acquisto su Ibs a 15,30 euro.

Autore: Ida Tortora

Sono affetta da “libridine compulsiva”. Per questo male, dall’eziologia ancora ignota, non esistono rimedi efficaci. È in fase di sperimentazione una nuova terapia che unisce alla lettura la stesura di recensioni di alcuni dei libri letti. Ho accettato di fare da cavia, ma ho notato solo un peggioramento dei sintomi e degli effetti secondari.

Condividi Questo Post Su

Invia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *