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Santuari

Layout 1Secondigliano non esclusivamente suolo insanguinato dalle faide, ma anche patria di un santo. Da questo antico borgo parte il viaggio terreno di Gaetano Errico, sullo sfondo storico della Repubblica partenopea del 1799 e dell’Unità d’Italia. Gaetano Errico, proclamato santo da papa Ratzinger nel 2008, ha fondato l’ordine dei missionari dei sacri cuori, costruendo santuari in tutto il mondo per diffondere il messaggio d’amore della parola di Dio.
Un romanzo storico realizzato grazie ai documenti custoditi nella casa madre di Gaetano Errico (a Secondigliano) dove si trova il museo a lui intitolato.

Perché questo libro?
Non conoscevo Gaetano Errico. L’occasione mi fu offerta da una ricerca socio-economica effettuata sulle periferie napoletane. Proprio a Secondigliano mi sono imbattuto in questa figura straordinaria di sacerdote, fondatore della Congregazione dei missionari dei Sacri Cuori. Un personaggio interessante per aver anticipato di due secoli tante figure di uomini di chiesa che l’hanno preceduto. Faccio riferimento ai vari don Mazzolari, don Milani e lo stesso don Benzi. Personaggio unico, come dicevo, per essere vissuto in un periodo storico di grandi capovolgimenti, dalla Rivoluzione napoletana del 1799 all’Unità d’Italia, vicino ai diseredati per rendere loro meno pesante un’esistenza di per se già difficile.

Secondigliano sale alla ribalta delle cronache come terra di camorra. Lei ne svela altri aspetti. Quali?
Basta riflettere sul titolo: Santuari. Accanto ai santuari della malavita organizzata, esistono i santuari di carità e d’amore. E’ la regola per chi poggia la sua riflessione su una visione non manichea. Il bene ed il male esistono dappertutto ed appartengono a tutti.

Raccontando la storia di Gaetano Errico, lei intreccia realtà  e romanzo. Da quali fonti storiche ha attinto?
Per la figura di Gaetano Errico ho attinto dall’archivio storico del Missionari dei Sacri Cuori presso la Casa Madre di Secondigliano. Circa l’aspetto strettamente storico, ho fatto riferimento all’ampia bibliografia esistente sul periodo storico, di grande interesse non solo per il Regno delle due Sicilie, ma per il Paese tutto.

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L’avventura del suo protagonista ha caratteristiche tali da poter ispirare una fiction televisiva? Ha mai pensato a un progetto per la tivù?
Sì! Ma bisogna creare le condizioni per una tale operazione. Sarebbe una fiction di grande interesse alla luce soprattutto della tristezza dei tempi che viviamo, dove la globalizzazione accentua le sacche di povertà, quella stessa che Gaetano Errico cercò di alleviare in mille modi stando vicino ai meno abbienti con il suo aiuto, ma soprattutto con il suo amore.

Autore: admin

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