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Intervista ad Antonella Grimaldi, autrice de “Il segreto delle viole”

Il segreto delle viole

Antonella Grimaldi, studiosa di Storia del Risorgimento, è autrice di saggi e monografie. Da un po’ di tempo, si dedica anche alla scrittura di romanzi per completare il suo profilo culturale e rispondere in modo concreto alla sua passione letteraria. Vive nei dintorni di Firenze, città nella quale trascorre molto del suo tempo per ragioni di studio. Questo è il suo romanzo di esordio. 

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

In una notte d’inverno, Chiara ricorda uno dei pittori che più hanno segnato la sua carriera di storica dell’arte, Caravaggio, il pittore capace d’illuminare il buio. E allora riesce a guardare nell’abisso dell’amore di Massimo, l’unico ad amarla immensamente e ad averla fatta soffrire in modo indicibile. Decide così di scrivere a Luca, il suo compagno, per raccontargli la sua storia.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Ho sempre letto molto; da bambina i miei genitori erano addirittura preoccupati di questo mio smisurato amore per i libri. Qualche anno fa, svolgendo una ricerca storica, mi sono imbattuta in un racconto inedito che ho deciso di pubblicare. Una rivelazione: lavorandoci sopra, ho dovuto prendere atto della necessità, per me vitale, di narrare delle storie. E, da allora, non ho più smesso.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Dovendo approfittare del poco tempo libero che avevo a disposizione, ci ho impiegato un paio d’anni. Si è trattato di un vero e proprio periodo di formazione, poiché ho dovuto calarmi in un registro espressivo per me nuovo, trovare un mio stile e un mondo tutto mio da raccontare.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

L’autore che più amo è Gabriel Garcia Marquez, di lui apprezzo soprattutto il realismo magico di cui sono pervasi i suoi libri.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

In alcuni passi, Rachmaninoff, Prelude Op. 3 No. 2 in C-Sharp Minor; in altri Alessandro Marcello, Adagio in D minor.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

La storia di una donna libera che cerca la bellezza nell’arte e nella natura. Il romanzo è appunto il racconto di questa incessante ricerca, che avviene nella campagna toscana e che dà vita e sostanza a questo indomito personaggio.

Autore: redazione

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