Intervista a Luca Favaro, autore de "Il tempo senza ore" Intervista a Luca Favaro, autore de "Il tempo senza ore"

Intervista a Luca Favaro, autore de “Il tempo senza ore”

Il tempo senza ore

Luca Favaro vive a Treviso. E’ infermiere da quasi trent’anni, sposato, con due figli, molto attivo nel mondo del volontariato, amante di qualunque tipo di musica. Ha pubblicato tre raccolte di racconti e il romanzo Il tempo senza ore con Nulla Die, vincitore del Premio Prunola 2017, premio Il lato notturno della vita 2017, e premio d’onore della giuria all’IBRSC di Belluno.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

La storia è quella di Marco Galeotto, un cinquantenne, rinomato insegnante di musica e direttore di coro che comincia a soffrire di amnesie ingravescenti e scopre di essere malato di Alzheimer presenile. L’altra protagonista è Margot, una ragazza di origine francese che si innamora di Marco al punto tale da decidere di sposarlo e di occuparsi di lui fino alla fine.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Prima che scrittore sono un accanito lettore. Leggo da sempre e di tutto, credo che la passione per la scrittura sia maturata piano piano fino a giungere a un livello di consapevolezza tale da decidere di dedicarmici più o meno seriamente. Oggi scrivere è diventata una necessità. Posso dedicare poco tempo alla scrittura, ma quel poco è vissuto davvero intensamente, mi immergo nel mio mondo.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

E’ un libro che ho scritto in tempi diversi, che ha richiesto molto lavoro. Non ero mai soddisfatto della storia e dello stile di scrittura per cui l’ho scritto e riscritto, corretto, cancellato, riscritto, eliminato, archiviato, riesumato, riscritto, ri-cancellato, ripreso… ha avuto una gestazione piuttosto lunga, spezzettata e travagliata. Impossibile stabilire quanto tempo ci ho impiegato.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Credo che il mio stile sia un misto tra Buzzati, Hemingway, Mauro Corona, Rigoni Stern, Calvino e, naturalmente, una mia originalità di base. Non mi piace scimmiottare gli altri scrittori, mi piace studiare per far emergere il mio stile e perfezionarlo col tempo.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Probabilmente la colonna sonora che ha accompagnato il suo concepimento, che va da Verbum Panis dei Gen Verde a Piece of Mind degli Iron Maiden, passando per gli American Recordings di Johnny Cash e All thing must pass di George Harrison.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Ciao a tutti! Se avete voglia di leggere qualcosa di forte, se avete voglia di ridere, di piangere, di spaventarvi, di crearvi paranoie inutili e di commuovervi, Il tempo senza ore è il libro che fa per voi.

Autore: Redazione

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