L’inconscio non esiste! | Antonio Origgi
“L’inconscio non esiste! Scopri chi sei e vivi meglio” di Antonio Origgi è un saggio divulgativo in cui si propone una visione originale dell’essere umano e dei modi in cui percepisce le sue emozioni, i suoi pensieri e il mondo che lo circonda a livello conscio e inconscio.
Dopo aver compiuto ricerche per anni, aver portato avanti esperimenti di auto osservazione e aver studiato con psicoterapeuti, psicobiologi e antropologi di grande fama, l’autore ha deciso di condividere tutte le sue scoperte e le sue osservazioni in una serie di testi interessanti e istruttivi. In questa sua ultima opera si concentra su una tematica importante.
«Se vi è capitato di leggere qualche libro di psicologia, sulla crescita personale, sulla legge dell’attrazione e così via, vi sarà capitato di incontrare più e più volte i termini inconscio, o mente inconscia, o mente subconscia. Pur se gli psicologi danno significati diversi a quei termini, nel linguaggio comune vengono usati, soprattutto da motivatori e formatori, per identificare la stessa cosa: quella parte di noi che non riusciamo a controllare con la volontà […] Questa mente, ma più avanti scopriremo che non è una, bensì tre, ci governa per la stragrande maggioranza del nostro tempo: c’è chi dice il 95% e chi il 97% della nostra vita. Da questa mente dipende il nostro benessere e tutto ciò che siamo, il nostro stato d’animo, le esperienze che attiriamo, la salute, l’amore, la ricchezza o povertà, la soddisfazione o meno nel lavoro e così via».
Queste tre menti inconsce – definite dall’autore Sé fisico, Sé istintivo e Sé mentale – condizionano la nostra esistenza e fanno in modo che la nostra vera natura, la nostra coscienza, rimanga sopita, e si risvegli solo in pochi e determinati momenti.
Origgi spiega nel dettaglio queste tre coscienze che compongono l’essere umano, con i loro obiettivi e con le loro interazioni, partendo dalla più elementare – il Sé fisico: lo scopo di quella che è la coscienza del corpo è la sopravvivenza del singolo individuo e della specie a cui appartiene; una coscienza, quindi, prettamente biologica.
Il Sé istintivo ha invece a che fare con le emozioni e con la socializzazione: per l’autore questa coscienza è la più accessibile e, conoscendo la tecnica giusta, è quindi possibile dialogare con lei; uno degli scopi primari di questo saggio, infatti, è di proporre un metodo per imparare a comunicare con queste istanze inconsce. In ultimo vi è il più evoluto Sé mentale, la capacità cognitiva, l’ostacolo più duro nel nostro cammino di consapevolezza e di risveglio dell’Io.
Redazione