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The Startup Canvas |Massimo Ciaglia

Hai mai pensato di realizzare un app innovativa (o un prodotto) e poi sognato di vederla utilizzata da migliaia di utenti? Hai mai creduto di farlo davvero e di creare un’azienda di successo?

Se ti senti rappresentato dalla descrizione precedente, allora The Startup Canvas di Massimo Ciaglia è il prossimo libro che devi leggere.

Procediamo con ordine: che cos’è una startup?

Una startup è una nuova impresa che presenta una forte dose di innovazione e che è strutturata per crescere in modo rapido secondo un business model scalabile e ripetibile.

Altresì, una startup è un’impresa che opera in un contesto innovativo in cui il prodotto e i clienti non sono ben definiti.

Dunque come orientarsi per aprire la propria startup?

Il libro The Startup Canvas ti viene incontro con un vasto e completo compendio che ti introduce all’ecosistema delle startup.

Ti riporto per comodità l’indice del libro:

1. Fare startup
2. Come costruire una startup vincente
3. Lean Startup
4. Strategie di marketing
5. The Startup Canvas
6. Storie di successo

Nei primi due capitoli vengono illustrati i fondamenti che costituiscono l’ABC delle startup: la proposta di valore, il team, i clienti e i loro bisogni di mercato.
Parole come elevator pitch, fund raising e traction non ti faranno più paura ed entreranno ben presto nel tuo lessico quotidiano.

Il libro scorre via veloce e ti verrà voglia di esercitare da subito l’arte del pitch raccontando ai tuoi amici la tua idea di startup.

Prima di esaltarti troppo sappi però che una startup è un’impresa ad alto rischio di fallimento.
Le statistiche dicono che circa il 90% fallisce per la ragione fondamentale che si realizzano prodotti che nessuno vuole.

Ma tu non ti scoraggi sapendo che la tua idea è dirompente (disruptive nel gergo delle startup) e vai avanti nella lettura.

Proprio per evitare di fallire, l’autore dedica un intero capitolo al metodo Lean Startup (startup snella in italiano) ideato da Eric Ries. Metodo che prende il nome dall’omonimo testo (approfindimenti qui) che rappresenta una vera e propria bibbia per tutti gli startupper e di cui ti consiglio assolutamente la lettura.

Applicando il metodo lean startup, si può mitigare di molto il rischio di fallimento. Infatti, nella peggiore delle ipotesi ti accorgerai in fretta che la tua idea non sta funzionando a dovere, per cui potrai mettere in campo gli accorgimenti necessari e risparmiare tempo e denaro.

Continuando nel percorso creato da Massimo Ciaglia si passa a un altro tassello fondamentale: il marketing.

Hai un’idea, sai come realizzarla e hai costituito un team fantastico, ma questo è nulla senza la comunicazione e la costruzione della brand identity.

Apprenderai allora le nozioni di base del growth hacking e scoprirai cos’è il funnel dei pirati. Capirai che senza il marketing anche la migliore idea del mondo non ha davvero nessuna speranza.

Compreso questo, sei pronto per addentrarti nel cuore di questo testo: il business model canvas e lo startup canvas. Ovvero gli strumenti che non possono mancare nella casella degli attrezzi di uno startupper che voglia dirsi tale.

Ideato da Alexander Osterwalder nel 2008, il business model canvas si è affermato come lo strumento principe per rappresentare (modellare) un’idea di business.

In parole semplici, se abbiamo l’idea di creare un nuovo prodotto oppure di aprire un locale e di lanciare la propria impresa, il business model canvas ci aiuta a formalizzare per iscritto i cardini della nostra idea.
Mettendo in evidenza punti critici e difetti, costringendoci a ragionare nel merito.
Si tratta di un modello diviso in 9 blocchi in cui sinteticamente andiamo a scrivere:

  1. Chi sono i nostri clienti
  2. Cosa vogliamo vendere (la proposta di valore)
  3. Come ci relazioniamo con i clienti
  4. Con quali canali intendiamo arrivare ai clienti
  5. Quali sono le attività chiave per realizzare la nostra proposta di valore
  6. Quali sono le risorse chiave per realizzare la nostra proposta di valore
  7. Quali sono i partner chiave per realizza la nostra proposta di valore
  8. Quali sono i costi
  9. Da dove pensiamo arrivino gli introiti

Si badi bene, il business model canvas è un modello che si applica a qualsiasi impresa: può essere utilizzato sia da chi vuole aprire una pizzeria, sia da chi vuole costruire un razzo per andare sulla luna.

Una volta appreso le basi del business model canvas, l’autore ci conduce alla parte migliore di questo libro, cioè allo startup canvas.

Di che cosa si tratta?

È un’evoluzione del precedente modello applicato alle startup.

Questa è una chicca dell’autore che con la sua esperienza ha notato che il business model canvas si applica in maniera imperfetta alle startup dato che, come abbiamo assunto per definizione, agiscono in condizioni di alto rischio con prodotto e mercato incerti.

L’autore ha quindi ideato un business model canvas evoluto chiamato appunto “startup canvas” in cui i blocchi diventano 12 divisi in 3 aree fondamentali:

  1. L’idea di business
  2. La strategia
  3. L’esecuzione

Questo modello quindi integra (e migliora) il precedente implementando anche i principi guida della startup snella (lean startup) che come abbiamo visto è di fondamentale importanza per mitigare i rischi.

Questo capitolo quindi vale da solo l’intero libro.

In conclusione a questa recensione, rimane da dire che il testo è arricchito dal contributo in diversi capitoli di alcuni esperti di cui cito i nomi: Gianluca Comandini (prefazione), Jacopo Mele (digital coach), Francesco Mantegazzini (venture capital), Nicola Mattina (design thinking), Marco Merangola (leadership e vendite), Raffaele Gaito (growth hacking), Brian Pallas e Marco Trombetti (storie di successo).

A chi è rivolto questo libro?
L’autore lo dice chiaramente nella sua introduzione: è un libro scritto in maniera semplice e che scorre veloce. Rivolto a chi sta vivendo l’esperienza startup per la prima volta oppure a chi ha in mente di sviluppare la propria idea e vuole informarsi sull’ecosistema startup.
Anche se nessuno degli aspetti è approfondito e non ci sono esempi concreti, il lettore troverà in questo testo la migliore introduzione possibile essendo molto completo.
Non potrebbe essere diversamente dato che gli argomenti sono tanti e vasti e d’altronde ci sono già altri testi di riferimento per approfondire ciascuno dei capitoli.

Il vero punto di forza del testo è dunque l’introduzione del nuovo strumento di modellazione chiamato Startup Canvas.

Per questo, consiglio tale testo anche a chi già conosce il business model canvas ma vuole evolvere verso una modellazione più completa e più adeguata a una startup.

Ciò che mi auguro è che l’autore scriva molto presto un secondo libro, approfondito e ricco di esempi per imparare a usare il modello startup canvas qui proposto.

In attesa di allora, accontentiamoci di studiare in proprio.

Massimo Ciaglia è coach e mentor, startupper seriale. Nel suo blog si trovano molti contenuti interessanti .
Il libro è edito da Dario Flaccovio Editore (prezzo 19.9€).

Autore: Giovanni Marco Nicolazzo

Sono Mr John, risolvo problemi: ho il compito di mantenere questo sito perfettamente operativo e come fondatore di far funzionare l’intera organizzazione. In pratica ci si rivolge a me solo quando ci sono problemi. Cosa c’entro con i libri? Presto detto: aiuto gli autori emergenti a capire di marketing e promozione.

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