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Intervista a Ferdinando Mazzacuva, autore de “Majo”

Majo

Ferdinando Mazzacuva è nato nel ’76 a Reggio Calabria ed è al suo esordio letterario. Nella vita fa altro e nulla ha a che vedere con scienza, storia o religione. Ha però a che fare con la vita, come tutti. Il suo sogno è poterla scrivere, e viverla scrivendo.

Parliamo subito del tuo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Majo è il protagonista di una storia il cui inizio coincide con quello della creazione e la cui fine con l’Apocalisse. Majo, però, è un uomo comune che conduce una vita normale finché non scopre qualcosa di terribile. Si tratta di un thriller che parla di scienza ma anche di fede (in fin dei conti, quella di Majo è la ricerca di Dio), di scelte e di libero arbitrio. Majo potrebbe essere ognuno di noi.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Prima ancora di essere uno scrittore (e in ogni caso un libro solo non fa di me uno scrittore) sono un lettore. Ho letto tantissimo e non smetterò mai di farlo e, perciò, l’amore per la scrittura è derivato da quello per la lettura. Così, avevo una storia e ho deciso di raccontarla.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

A conclusione della storia dedico un capitolo proprio al lettore, per ringraziarlo di avere scelto il libro. In quel capitolo racconto qualche aneddoto che riguarda il libro stesso e, in parte, anche la vita dell’autore. Lì potrai leggere, tra l’altro, che ho impiegato otto anni a scriverlo, che l’ho iniziato in una tenda da campeggio una notte d’estate e proseguito poi su un treno di pendolari.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Mi piacerebbe che il libro fosse accostato a quelli di Dan Brown o Glenn Cooper. Invece, il capitolo dedicato alle vicende degli scienziati impegnati nella realizzazione della bomba atomica durante il secondo conflitto mondiale, vorrei che fosse accostato all’immenso Ken Follett: fatti storici veri, con personaggi storici realmente esistiti, su cui si innesta una trama inventata.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Più che consigliare una colonna sonora durante la lettura mi piacerebbe consigliare quella da ascoltare proprio quando si finisce di leggere l’ultima riga, quando il libro ti lascia alla riflessione e ripensi a quella che può essere stata la tua di vita: Mad World dei Tears For Fears interpretata da Gary Jules (la colonna sonora del film Donnie Darko, per intenderci).

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Sono libere le scelte che facciamo? Perché siamo stati creati? Perché viviamo? Perché Majo si uccide? Sarai tu a decidere come finirà tutto…

Autore: redazione

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