Intervista a Mariella Sparacino, autrice de "L'estate dei dieci temporali" Intervista a Mariella Sparacino, autrice de "L'estate dei dieci temporali"

Intervista a Mariella Sparacino, autrice de “L’estate dei dieci temporali”

L'estate dei dieci temporali

Impiegata comunale, Mariella Sparacino vive in Sicilia, nel cuore del Mediterraneo. Laureata in Scienze della Comunicazione, e per qualche tempo iscritta all’Ordine dei Giornalisti, è da sempre appassionata di fantascienza, in particolare di romanzi distopici, ma anche di gialli e thriller. Tra i suoi autori preferiti Ray Bradbury e Margaret Atwood, Rex Stout e Stephen King. In questa intervista ci parla del suo L’estate dei dieci temporali

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

L’estate dei dieci temporali è un giallo atipico ambientato in Sicilia ed è il primo romanzo che vede protagonista il vicequestore aggiunto Milena Costa che dirige il commissariato di quella che è la città in cui è nata e cresciuta. Una sera, Milena si imbatte nel cadavere di una anziana ed eccentrica donna, la majara. Sarà il primo di una serie di morti di anziani, precedute da indovinelli…

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Che io ricordi, ho sempre avuto la passione per la scrittura, da bambina scrivevo favole e poi racconti di fantascienza e distopici, di cui sono anche appassionata lettrice.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

L’estate dei dieci temporali è nato nel 1997 e ci ha messo venti anni per trovare un editore. Quindi l’ho rimaneggiato per molti anni fino alla stesura finale edita da HarperCollins. Di solito prima di scrivere mi creo la storia in testa e cerco anche i luoghi dove ambientare le scene. É come se girassi un film, da sola, nella mia mente. Poi mi siedo e scrivo.

LEGGI ANCHE:  Intervista a Federico Mazzi, autore di “Note stonate di un carillon nella notte”

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Io mi ispirerei alla prima Patricia Cornwell e quindi ai primi romanzi di Kay Scarpetta. Però ho anche molte influenze da Ray Bradbury. L’estate dei dieci temporali invece non saprei a chi o cosa ispirarlo. É un giallo atipico e soprattutto ambientato in una Sicilia reale. Non ci troverete granite e 40 gradi ma anche freddo, vento e cappotti.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Io di solito mi faccio una colonna sonora per scrivere. Questo l’ho scritto con le note degli Agricantus, di Vecchioni e soprattutto di Mendelssohn Concerto per violino OP.64

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Se vi va leggete L’Estate dei dieci temporali, magari potreste trovarlo “Inaspettatamente bello”, come lo ha definito un lettore su Kobo. Grazie

Autore: redazione

Condividi Questo Post Su