Intervista a Irma Ciciriello, autrice de "Il Varco di Allistar" Intervista a Irma Ciciriello, autrice de "Il Varco di Allistar"

Intervista a Irma Ciciriello, autrice de “Il Varco di Allistar”

Il varco di Allistar

Irma Ciciriello, 34 anni, è laureata in scienze motorie e ha conseguito il diploma di massoterapista. Amante dei libri, film e serie TV, ha una passione particolare per i viaggi e la fotografia. Odia essere al centro dell’attenzione e adora i gatti. In questa intervista ci racconta il suo Il Varco di Allistar

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

È un genere fantasy, ambientato in un mondo post apocalittico. La protagonista, Vanessa, viene strappata dal suo mondo tranquillo per ritrovarsi ad attraversare tutto il mondo per scoprire se lei è l’Illuminatrice. Ovvero colei che è in grado di salvare la Terra e il mondo ad esso collegato: Allistar.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Il mio amore per la scrittura nasce come necessità. Odiando i diari segreti, ho cercato un’alternativa che potesse esprimere le mie emozioni in modo più articolato. Essendo una lettrice incallita, credo che il passaggio sia stato quasi naturale.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho impiegato più di un anno. Molte volte mi sono ritrovata con la mente vuota, incapace di andare avanti, per poi avere un’illuminazione alle 6 del mattino. Naturalmente scaturiva la necessità di mettere subito tutto nero su bianco. Per questo, un quaderno è sempre sul mio comodino.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Questa è difficile. Anche solo paragonarmi ad un autore famoso per me sarebbe un sacrilegio. Naturalmente vorrei poter aspirare a raggiungere il successo della Meyer, ma credo che il mio libro si avvicini più allo stile di Suzanne Collins. Naturalmente, non spetta a me giudicare.

LEGGI ANCHE:  Intervista a Federico Mazzi, autore di “Note stonate di un carillon nella notte”

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Credo che si possa passare dalla colonna sonora di Hunger Games ai Muse. Per poi restare con il fiato sospeso sotto le note di Harry Potter!

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Salve a tutti! Non sono brava con le frasi ad effetto, ma credo che molti potranno trovare se stessi immergendosi nelle pagine del mio libro. Aiutate una povera scrittrice emergente a trovare uno stimolo in più per regalarvi nuove storie!

Autore: Redazione

Condividi Questo Post Su