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“Il diario allegro di Leopoldo Klein” – di Alessandro Gioia

Trama

Copertina - Il diario allegro di Leopoldo KleinCon “Il diario allegro di Leopoldo Klein”, l’autore realizza il suo desiderio personale di raccontare pezzi di storia degli emigranti all’estero, dal punto di vista del tutto particolare di un bambino, Leopoldo Klein, appunto.
I flussi migratori degli Italiani all’estero, infatti, sono sempre raccontati per voce degli adulti; raramente, invece, si narra delle seconde generazioni: i figli dei migranti.
Come il protagonista, lo stesso autore è figlio di quella fetta di Italiani che la ricerca del lavoro ha costretto fuori dalla propria Terra. Alessandro Gioia è nato e cresciuto in una Germania che sente parte di sé, perché non solo gli ha dato i natali, ma lo ha anche accolto e rispettato. Rientrato in Italia all’età di dodici anni, ha dovuto abbandonare i propri amici, chiudendosi in un segreto e malinconico silenzio.
Così, all’età di quarant’anni decide di dar voce non solo a quel bambino, ma a tutti quei bambini che la transumanza migratoria ha reso esuli, privandoli dei loro piccoli mondi, fatti di gesti quotidiani che difficilmente rivivranno più.
Leopoldo Klein è un bambino pieno di sogni e speranze, un osservatore che ama scrivere e riportare il proprio punto di vista. Si racconta in un diario, iniziato in un gennaio nevoso; parla con allegria dei suoi compagni, della maestra, di Sammy, il suo omino di neve. Suo padre è un cuoco della petroliera Paradiso e vive lontano. Ad attenderlo Leopoldo, con la sua mamma.
E, nell’attesa del padre, Leopoldo scrive di sé, raccontando il suo regno, che in realtà è il suo sogno.
Scorrendo le pagine, si conosceranno meglio le vere solitudini di Leopoldo e la materia inconsistente di cui son fatti i suoi sogni; lui, Leopoldo Klein che, come unici amici ha la fantasia, una penna, un foglio e Sammy, l’omino di neve.

L’autore

Foto Alessandro Gioia

Classe 1974, Alessandro Gioia nasce a Meinz, in Germania ed attualmente risiede a Serino. Laureato in Lingue e Letterature straniere e in Lettere Moderne, si occupa di traduzioni ed interpretariato in lingua tedesca e inglese. Scrive romanzi e racconti per semplice passione. Ha vinto diversi premi letterari sezione Poesie inedite: Poesia e Musica città di Atripalda. E’ tra i premiati nel concorso indetto da Il Saggio, in Eboli, con la poesia La maschera di Pierrot.
Nel 2014 vince il Concorso Alfredo Rampi, nella sezione romanzo, con giuria presieduta da Walter Veltroni, che ha poi curato la prefazione del suo romanzo, edito dalla casa editrice Giulio Perrone.
Adesso lavora al suo secondo romanzo “Mulignana Blues”, con protagonisti tre ragazzi campani, che osservano la propria Regione – che è poi quella dell’autore – con gli occhi di un Pulcinella, occhi gonfi di tristezza e di cruda speranza.
Potete incontrare l’autore su sulla sua pagina facebook.

Caro diario,
oggi fuori fa un grande freddo, nevica. I fiocchi stanno cadendo da giorni. Ho deciso di scrivere questo diario perché mi sento solo. Quando lo consegnerò alle stampe di tutto il mondo sarà migliore, ampiamente corretto, non sono molto bravo a scrivere, sbaglio i verbi. Lo dico da subito!

Lo stile

Il diario allegro di Leopoldo Klein è il racconto in prima persona di un bambino e, come tale, cadenzato dai suoi quotidiani pensieri. Rientra nel genere narrativo diaristico, con uno stile informale, un lessico libero ed una scrittura spontanea, tanto più che perché a scriverlo è un bambino.
Il tema principale del romanzo è la solitudine che ci circonda, questa terribile fata, il silenzio e l’indifferenza, la speranza di chi cerca sempre e comunque di reagire, di chi cerca un futuro migliore ad ogni costo. Come se tutti noi fossimo figli degli uccelli rapaci, come fossimo dei cuccioli mendicanti, lì, nel nostro nido, in attesa sempre di una madre, per far sì che ci possa nutrire, per poi prendere il volo. A becco aperto, verso l’infinito.
Parzialmente autobiografico, il romanzo si correda di personaggi che appartengono al passato dell’autore, persone che ha imparato a conoscere e di cui ha tratteggiato i caratteri, la forza, la debolezza, che poi sono elementi che riguardano tutti noi.

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Autore: redazione

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