Un giorno perfetto per innamorarsi di Anna Premoli Un giorno perfetto per innamorarsi di Anna Premoli

Un giorno perfetto per innamorarsi di Anna Premoli

Un giorno perfetto per innamorarsi di Anna Premoli

Può stare tranquillo: io sono brava a scherzare, ma quando si tratta di qualcosa di più serio, sono la prima a fuggire. E pure con le scarpe in mano! Perché con il tacco dodici ai piedi non si va da nessuna parte. O almeno, non abbastanza veloci da non farsi prendere.

Kayla è una giornalista newyorkese, una sorta di novella Carrie Bradshow dei giorni nostri: scrive per una rivista che tratta della movida nella Grande Mela, si muove esclusivamente su tacco dodici ed è, ovviamente, single. Tuttavia, a differenza della celeberrima protagonista della serie tv Sex and the City, Kayla non vuole avere nulla a che fare con gli uomini, anzi, li rifugge, convinta com’è che il solo sesso sia sufficiente ad appagare i bisogni fisiologici di una donna. Non sa che di lì a poco tutte le sue certezze verranno messe in discussione…

Il primo vero sconvolgente cambiamento nella sua vita avviene quando il suo capo decide di mandarla nell’Arkansas a studiare il modo in cui una sperduta comunità di qualche centinaio di anime stia affrontando la questione relativa allo shale gas. Pare che il territorio di questo paesino sia stato scelto per essere trivellato in cambio di cospicue offerte ai proprietari dei terreni che sarebbero usati a questo scopo. Si tratta di un tema molto delicato dell’attualità americana… Ma Kayla non è impaurita dalla complessità delle ricerche che dovrà svolgere, affatto; una sola domanda la attanaglia: come riuscirà a sopravvivere settimane, se non addirittura mesi, in una landa desolata lontana chilometri e chilometri dalla sua amata New York?!

Eppure, nonostante le sue preoccupazioni, Kayla riempe le valigie con i suoi vestiti alla moda e le sue scarpe firmate, e parte. La ospiterà la zia, che vive proprio nel paesino prescelto: si tratta di un’eccentrica ottantenne dai capelli blu che discute di sesso e organizza cineforum pornografici con le sue amiche. Facile immaginare che la vacanza forzata di Kayla si rivelerà più movimentata del previsto… Anche perché ben presto un ragazzo muscoloso, alto, biondo e con gli occhi azzurri giungerà a turbare la sua routine, e non solo quella.

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Una moderna favola metropolitana 

Anna Premoli, scrittrice di origine croata ma naturalizzata italiana, ritorna con Un  giorno  perfetto per innamorarsi a fare sognare le sue lettrici. Già, perché le vicende che capitano a Kayla posseggono tutti i requisiti per dar luogo a una moderna favola metropolitana: la ragazza indipendente, alla moda e sicura di sé che viene travolta, suo malgrado, dall’amore; un uomo bello e intelligente, per il quale tutte vorremmo perdere la testa; un cambiamento radicale di vita, che ci porta a mettere in discussione tutte noi stesse, in cambio della felicità.

Proprio questo ritengo sia il grande pregio di questo romanzo: indurci, leggendo della vita di Kayla, a estraniarci in un mondo di paillettes e lustrini, in cui il principe azzurro esiste e anzi ci sta aspettando, e l’unico compito che ci spetta è quello di abbandonarci alle cose belle che ci sono state riservate. Insomma, l’ideale per noi ragazze di oggi che abbiamo perso la fiducia nel genere maschile e guardandoci intorno vediamo solo gente vuota e senza valori! Ma anche le lettrici più fortunate, che hanno trovato l’amore, o che semplicemente vedono tutto rosa, sapranno apprezzare le rocambolesche avventure di Kayla, la sua simpatia e il messaggio che ci vuole lasciare: talvolta abbandonarsi a ciò che non è stato attentamente programmato può rivelarsi estremamente piacevole, oltre a farci scoprire degli aspetti della nostra personalità  che non avremmo mai immaginato di poter esprimere.

Autore: Caterina Geraci

Leggo da sempre, leggo dovunque, leggo perché ritengo che vivere una sola vita sia tremendamente noioso. Soprattutto se quella vita la vivi in un paesino in provincia di Palermo. Per fortuna viaggio tanto, e non solo con la mente. Ah, dimenticavo: sono molto poco brava a descrivermi in poche righe; ma questo si era capito, no?

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