Mosca più balena, sei racconti di Valeria Parrella Mosca più balena, sei racconti di Valeria Parrella

Mosca più balena, sei racconti di Valeria Parrella

mosca più balenaMosca più balena è il romanzo d’esordio di Valeria Parrella, e sin dalla prima pagina il talento di questa scrittrice emerge e sommerge. Sei splendidi racconti: quanta amara ironia, quanta dolcezza, quanto dolore ci sono in ognuno di essi. Dietro ogni voce, ogni personaggio c’è Valeria con la sua scrittura che non concede indugi e non ammette repliche. Talento che emerge e sommerge, appunto.

In “Quello che non ricordo più” la fisica e la matematica si scontrano con la magia e la scaramanzia. Le prime falliscono sempre e fanno diventare vana ogni speranza di rivincita. Le seconde, invece, non sbagliano mai.

“Quando avevo sei anni ci fu il terremoto. Ero figlia unica, scappai a piedi nudi sotto l’arco di una porta, tra i miei genitori.

“Questa è la trave portante” , disse mio padre con l’aria da architetto, “qui è tranquillo”.

Stavamo al buio, il giorno seguente scoprimmo che l’unica crepa veramente profonda della casa era in quella trave.

Tre mesi dopo, una famosa maga del quartiere indicò alla popolazione il giorno e l’ora della prossima scossa. La gente dormiva con la valigia sotto il letto, e sulla maga non c’era da sbagliarsi, così quando arrivò il giorno X tutti cominciarono a scendere in strada. Accesero i falò. […]

“Mamma, perché non scappiamo?”

“Ma che scemenza: i maghi non esistono, la magia non esiste, nessuno può prevedere niente, perché quello che deve ancora succedere non si sa come succederà.” […]

All’ora X ci fermammo tutti, la signora Russo mi prese in braccio.

Ci avvolse un silenzio totale, poi la terra scricchiolò, le case ondeggiarono un poco. Ci muovevamo restando fermi. Polacchine e jeans, i miei genitori correvano sconvolti fuori dal palazzo.”

Grandiosi progetti di studio e di lavoro si scontrano con la voglia di una vita semplice e dimessa. La seconda vince sui primi, ma si trascina dietro un vago senso di follia.

Guappetella, la protagonista di “Dritto dritto negli occhi”, è un personaggio che conquista subito con la sua vorace voglia di crescere e di diventare una “Signora”. Con la sua bellezza e la sua tenacia, attraverso un percorso gestito con audace freddezza, Guappetella riuscirà a raggiungere il suo scopo.

“Quando andammo in comune per dare parola un vigile urbano ci fece quasi una riverenza. Poi ci sarebbe stata da preparare una festa, perché in città doveva arrivare il presidente del consiglio a sostenere il candidato nel ballottaggio. Ma a noi ormai importava poco. Uscendo su piazza Municipio mi trovai davanti i pini, tra i pini la stazione marittima, e dietro il Vesuvio.

Fu in quel momento che mio suocero mi offrì il braccio e mi sussurrò: “Signora”.

Ma è con il meraviglioso racconto “Scala quaranta” che Valeria arriva a pizzicare le corde dell’anima.

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La protagonista è una donna come tante: ha un marito, che la confonde con una madre, una sorella, con la donna giusta per partorire i suoi figli; ha una casa e un amante; ha una naturale inclinazione per la matematica e una calma piatta che avvolge ogni suo passo.

“I numeri le riuscivano facili e la rilassavano; se solo ci avesse pensato, vent’anni prima, si sarebbe iscritta a matematica. Ma non ci pensò e sposò suo marito.”

Con “Il passaggio”, questo il titolo dell’ultimo racconto, la Parrella si assicura un posto al sole nelle mie letture preferite, perché è un racconto che ha per protagoniste le donne. Donne che si incontrano. Che si aiutano e si sostengono. Che si amano, si comprendono e si perdonano. Donne che donano la vita e rendono denso il mondo.

Note sull’autore

Valeria Parrella (1974) vive a Napoli, è laureata in glottologia ed è interprete della Lingua Italiana Segni. Questo è il suo primo libro.

Mosca più balena è edito da Minimum Fax ed è disponibile per l’acquisto su Ibs a 8,08 euro.

Autore: nancy di martino

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