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DETRAZIONI FISCALI SULL’ACQUISTO DI LIBRI

detrazioni fiscali sull'acquisto di libriDetrazioni fiscali sull’acquisto di libri? Sogno o son desta? Ebbene sì, è una realtà. Lo prevede il disegno di legge «Destinazione Italia», approvato dal Consiglio dei ministri.

DETRAZIONI FISCALI SULL’ACQUISTO DI LIBRI SCOLASTICI E NON

La nuova misura varata dal governo nazionale prevede detrazioni fiscali sull’acquisto di libri, pari al 19% , sino ad un massimo di 2.000 euro a persona, per anno solare. Di questi 2.000 euro, 1.000 sono destinati ai testi scolastici e universitari e 1.000 euro, invece, più in generale ai libri.

Questa disposizione sarà in vigore almeno per tre anni e dunque fino al 2016. Occhio a non buttare lo scontrino dal 1° Gennaio 2014 quando acquistate i vostri tanto amati libri!

Finalmente ad un hobby, ad una passione, potrà esserci un “rimborso”. Ottimo provvedimento per gli studenti, visto che la spesa di acquisto dei libri pesa non poco sul menage familiare. Ottimo per gli accaniti lettori che vedranno un po’ alleviate le finanze…

Le detrazioni fiscali sull’acquisto dei libri sono un ottimo incentivo per chi in periodi di crisi non può permettersi di fare acquisti per hobby, non per necessità e, un aiuto concreto alla filiera del libro che non vive una stagione felice. Tanto i librai quanto gli editori risentono profondamente sia della crisi che dell’abitudine alla lettura che in Italia non registra dati molto confortanti.

Ovviamente le detrazioni fiscali sull’acquisto di libri riguardano i cartacei e non gli e-book.

Il ddl, però prevede anche agevolazioni per interventi volti ad assicurare una connessione digitale veloce per le Piccole e medie imprese. La detrazione è del 65% per un massimo di 20.000 e sostiene gli interventi di rete fissa o mobile che consentano l’utilizzo della connessione digitale.

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Fanno sapere da Palazzo Chigi che l’agevolazione è possibile grazie agli “aiuti de minimis” consentiti dalla normativa europea.

DETRAZIONI FISCALI SULL’ACQUISTO DI LIBRI: LE OPINIONI

Stefano Mauri, presidente e AD del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol, ha espresso soddisfazione per quest’agevolazione che non rappresenta soltanto un regalo ai lettori abituali, ma anche all’altra metà dell’Italia “che non pensa sia opportuno leggere”, fornendo l’esempio di altri grandi Paesi Europei. In questo modo, secondo Mauri, non si favorisce solo un consumo, come accade per i decoder o per le palestre, ma si indica “un’ aspirazione ad avere cittadini con un maggior senso critico”.

Anche l’Associazione Italiana Editori ha elogiato il provvedimento. “Una decisione davvero importante e soprattutto una svolta per la lettura in Italia” secondo il presidente Marco Polillo. Di questa decisione ne beneficiano i lettori, ma anche tutta la filiera del libro. Non solo. Rappresenta un tentativo di invertire la triste tendenza che ci vede, secondo i dati dell’Ocse, agli ultimi posti nella comprensione dei testi e in fondo alle classifiche dei Paesi che leggono di più. Investire sui libri, dunque, secondo Polillo “significa scegliere di scommettere davvero sulla centralità dei libri, e quindi su quella della cultura, nella crescita sociale ed economica del Paese”.

Autore: Mariapaola De Santis

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