Erasmus, istruzioni per l'uso di Isabella Riccò Erasmus, istruzioni per l'uso di Isabella Riccò

Erasmus, istruzioni per l’uso di Isabella Riccò

Erasmus, istruzioni per l'uso di Isabella Riccò

Erasmus, istruzioni per l’uso di Isabella Riccò

Erasmus, istruzioni per l’uso è un breve manuale che descrive, con un pizzico di umorismo, le differenti tappe del progetto erasmus. Racconta le ansie, gli entusiasmi e le paranoie di chi ha vissuto quest’esperienza; non le narra attraverso l’autobiografia di una singola persona, ma mediante i racconti di tutti coloro che hanno preso parte alla nascita del manoscritto. Il corpo del libro sorge infatti dalle interviste che l’autrice ha svolto ad ex-erasmus (in parte riportate al suo interno) e dalla sua personale esperienza. L’insieme di questi elementi ha permesso di far emergere il mondo erasmus nelle sue differenti evoluzioni: pre-partenza, arrivo, incontri multiculturali, università, crisi post-erasmus, per elencarne qualcuna. Ogni capitolo descrive una fase della vita erasmus e cerca di trasmettere al lettore i sentimenti e le sensazione che la maggior parte degli studenti sono soggetti a provare. Allo stesso tempo, l’intento è quello di sdrammatizzare e ironizzare su tutte quelle situazioni al limite del ridicolo con le quali lo studente in trasferta all’estero si abituarà a convivere con costanza e serenità. Al termine del manuale è presente un’appendice con consigli pratici e link interessanti per incoraggiare il futuro erasmus e aiutarlo a sentirsi meno spaesato al momento dell’arrivo nella sua nuova realtà.

È un libro utile per coloro che in erasmus non ci sono ancora stati, ma vogliono comprendere perché e come questo progetto ha travolto e sconvolto tante vite. Può servire, inoltre, anche a chi quest’esperienza l’ha già vissuta, ma ha voglia di riportarla a galla, perché ancora strettamente legato a una realtà che a forza, da un momento all’altro, ha dovuto lasciare. Vivere un anno in erasmus è infatti come avere la possibilità di vivere un’altra vita, dove la tua stessa identità è differente da quella di sempre, perché nessuno ti conosce, ma tutti, essendo nella tua stessa situazione, ti capiscono.

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Erasmus, istruzioni per l’uso cerca di far comprendere quali sono gli aspetti veramente importanti e formativi di questo progetto, non ridotti a un mero accrescimento di qualificazioni accademiche e linguistiche. L’erasmus è soprattutto un’esperienza di crescita umana e personale, che permette di confrontarsi con i propri limiti e superarli, di entrare in contatto con una realtà differente, di andare oltre le barriere culturali e di aprire la mente delle persone, rendendole più tolleranti e meno pregiudiziose.

Il libro è stato pubblicato nel 2012, anno in cui il progetto ha festeggiato il suo venticinquesimo compleanno. In tutto questo tempo 3 milioni di studenti hanno deciso di frequentare all’estero parte della loro carriera universitaria e per molti di loro quest’esperienza ha significato un cambio radicale con la loro “vita” precedente. Parte di questi studenti ha infatti deciso di considerare l’Europa come meta dove cercare il suo posto nel mondo, almeno per un po’. Lo stesso Umberto Eco, nelle pagine del The Guardian, sostiene che: “L’Erasmus ha creato la prima generazione di giovani europei. Potremmo chiamarla una rivoluzione sessuale: un giovane studente catalano incontra una ragazza fiamminga, si innamorano, si sposano e diventano europei. La stessa cosa faranno i loro figli”. Mediante questo progetto, i giovani di tutta Europa hanno creato delle reti sociali che spesso si trasformano in possibili rapporti lavorati, amorosi o amichevoli e, soprattutto, hanno smesso di giudicarsi sulla base di un cliché o di un qualcosa che gli veniva raccontato, senza averlo mai visto.

Erasmus, istruzioni per l’uso aiuta dunque a comprendere il progetto, a prepararsi a questo nuovo mondo e a “sopravvivergli”.

Autore: Isabella Riccò

Isabella Riccò frequenta il primo anno di dottorato in Antropologia Medica presso l'Università Rovira i Virgili di Tarragona, Spagna. Si è laureato a Bologna nel 2011 e ha studiato un anno all'Università Complutense de Madrid grazie al progetto erasmus.

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