La canzone del bambino scomparso, Giovanni Pannacci La canzone del bambino scomparso, Giovanni Pannacci

La canzone del bambino scomparso, Giovanni Pannacci | Giulio Perrone Editore

La canzone del bambino scomparso di Giovanni Pannacci

La canzone del bambino scomparso di Giovanni Pannacci

Quella stupida della Zanicchi aveva appena annullato un’intervista e lui doveva assolutamente chiudere il giornale.  Mina, non restava che telefonare alla sua cara amica Mina e, come al solito, chiederle se poteva toglierlo dai guai. Mentre faceva il numero della casa di Mina si girò per prendere una matita e cacciare in malo modo la nuova segretaria, ma il suo sguardo venne catturato dalla finestra e si perse negli sterminati campi di tabacco. Vincenzo avvertì una stretta alla pancia. Fine del gioco. Stupida campagna… Olivella, 1974. Un gioco, la direzione di “Sorrisi e Canzoni TV”, che vanta una singolarità: respinge la figura di Rino Vanarosa, papà di Vincenzo, grossolanamente sprovvisto di sensibilità e, più ancora, rigidamente impreparato ai grandi sogni – eccedenti limiti e rimbrotti – del piccolo amico di Mina; cosicché all’inizio conoscere Vincenzo e gli audaci compagni di gioco è un po’ come togliere i battenti, non impedendoci Pannacci, dietro l’esuberanza di immagini e colori, di scorgere con ammirazione i primi sogni che in seguito daranno corpo e forza alle identità dei suoi personaggi. Seguendo Vincenzo, di cui il romanzo racconta l’intensa fantasia e la commossa vena artistica per il canto e il ballo, e conoscendone gli amici Boris e Susanna ci immergiamo nel tran tran dei ragazzi, o meglio la routine estiva dei giochi, che offre attraverso di sé una prospettiva aperta sulla piccola frazione di Olivella. Per Vincenzo, che vuole cantare e ballare, incoraggiato dal maestro Celestino, l’intera comunità – ripiegata su se stessa, impegnata a lavorare nei campi di tabacco e vincolata a complessi, paure e ipocrisie – rappresenta non solo la lontananza dalla mondanità, ma il limite all’espressione dei suoi desideri e, forse, la prospettiva di un difficile destino da bambino “sbagliato”. Vincenzo, tuttavia, non è solo. In primo luogo, la compagnia di Boris, formidabile e forte, gli comunica emozione e speranza; il brio di Susanna lo contagia e Milano, la città da cui giunge, è per lui una promessa. E ancora, il legame fra i due non è una minaccia e va di pari passo con la fantastica ed esaltante estate dei suoi undici anni. Da qui il diramarsi delle storie dei ragazzi, fra complicità, intimità e partenze. Non senza riservare al lettore gli sviluppi, tanto imprevedibili quanto oscuri, della strana scomparsa di Vincenzo. Pannacci mette in evidenza i caratteri del tempo, rilievi di costume che tracciano le coordinate conoscitive di un segmento della storia italiana, decifrando i segni del tessuto sociale e puntando ad una interpretazione vasta e varia del vivere – anche politico – dei suoi protagonisti, che li fa partecipi di un passato e, insieme, di un presente di storie in equilibrio fra dolorosi ricordi e segreti. Alle porte degli anni Novanta, nel momento in cui affiorano le personalità di Boris e Susanna, confermando punti di forza e debolezze, svelando al loro interno profonde contraddizioni, la tanto attesa verità arriverà con sorprendente shock, preparata però significativamente e poeticamente dalle parole di Le rêve di Vincent Volanges: «Nous habitions dans une boule en verre avec beaucoup de livres sur les parois apprîmes qu’il y a des choses pour ne pas dire. Nous habitions dans chaque endroit du tout et souvent mangeions debout pour être promptes tous les instant à partir.»  

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Giovanni Pannacci

Nato a Città di Castello, in provincia di Perugia, insegna italiano agli stranieri e scrittura creativa. Per la Perrone ha curato le antologie Da dove vengo io (2009) e Umbria. Geografie del mistero (2009) e ha firmato il fortunato volume Siamo tutte delle gran bugiarde (2009). Scrive regolarmente sul magazine Mangialibri.com. Fonte: Giulio Perrone Editore  

Scheda del libro

Titolo: La canzone del bambino scomparso Autore: Giovanni Pannacci Brossura: 248 pagine Editore: Giulio Perrone (18 novembre 2012) Collana: Hinc Lingua: Italiano ISBN-10: 8860042674 ISBN-13: 978-8860042675 Prezzo online: € 12,75  

Autore: Amalia L.

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