Aria sottile, Jon Krakauer | La scalata dell'Everest Aria sottile, Jon Krakauer | La scalata dell'Everest

Aria sottile, Jon Krakauer | La scalata dell’Everest

Aria sottile, Jon Krakauer

Aria sottile, Jon Krakauer

Milioni di copie vendute in tutto il mondo, cosa non semplice quando si tratta di letteratura di montagna, fanno di Into Thin Air ovvero Aria sottile (1997) un grande libro di successo di Jon Krakauer. Giornalista e scrittore ma anche un ottimo alpinista e sensibile ai tempi ambientali, nel 1996 viene inviato dal giornale Outside a seguire una spedizione commerciale diretta a scalare l’Everest per raccontare ai lettori di tutto il mondo il proliferare delle spedizioni a pagamento nelle terre Himalayane. Per l’autore si profila una grande possibilità: scalare la “cima” sognata da tutti i grande alpinisti e raccontare come giornalista questa impresa. Krakauer riesce così ad unire la sua passione per la scrittura a quella per la montagna. Il 10 maggio 1996 una tempesta fortissima coglie di sorpresa le ben quattro spedizioni di nazionalità diverse impegnate a raggiungere la cima dell’Everest. Alla fine di quella terribile giornata, sulla montagna più alta del mondo moriranno 9 alpinisti fra cui due tra le migliori guide alpine mentre Krakauer riuscirà a salvarsi, tornare al campo base e raccontare in questo libro quella drammatica esperienza. Scrive nell’introduzione l’autore: «C’erano parecchie ragioni per non andare lassù, ma tentare di scalare l’Everest è un atto irrazionale di per sé, un trionfo del desiderio sul buonsenso. Chiunque prenda in seria considerazione questa idea si colloca quasi per definizione al di fuori della possibilità di una valutazione razionale». Molti invece, tentati dall’irrazionalità o forse semplicemente dall’amore verso la montagna e le sfide, a volte, quasi impossibili, scalano l’Everest con grande passione e le diverse spedizioni su questa montagna vengono raccontate con grande attenzione dall’autore. Ma Krakauer ci  parla pure di “spedizioni turistiche” molto pericolose e dell’incredibile business che si è venuto a creare attorno all’Everest. Le pagine più belle, emotive ed intense, sono quella dedicate alla descrizione della scalata, il raggiungimento della cima, lo scorgere della tempesta, il dramma della discesa: «Quando raggiunsi la Cima Sud erano le tre appena passate. Ormai tentacoli di nebbia si allungavano oltre la cima del Lhotse, alto 8516 metri, lambendo la piramide superiore dell’Everest. Il tempo non aveva più un aspetto così benevolo… pochi istanti dopo essermi calato dalla Cima Sud, cominciò a nevicare leggermente e la visibilità si ridusse quasi a zero. Un centinaio di metri più in alto, dove la cima era ancora inondata dalla luce intensa del sole sotto il cielo color cobalto senza un’ombra, i miei compagni indugiavano per immortalare il loro arrivo sul punto più alto del pianeta, svolgendo bandiere e scattando foto, sprecando secondi preziosi. Nessuno di loro immaginava quale terribile prova si stesse avvicinando; nessuno sospettava che alla fine di quella lunga giornata ogni minuto sarebbe stato vitale». L’autore racconta la scalata e soprattutto la drammatica discesa con un linguaggio diretto e semplice, in modo disincantato, coinvolgendo il lettore nel dramma che si svolge ad oltre 8000 metri di quota. In quel momento non si ragiona più, non c’è nessuno che possa aiutarti, non può arrivare nessun elicottero a salvarti, anche se la spedizione è stata organizzata perfettamente, nulla si può fare contro la forza della natura. La lettura di Aria sottile è una lettura avvincente anche per chi non ha mai apprezzato, o letto, libri di montagna. Come è spesso accaduto nelle più grandi storie alpinistiche e relativi resoconti, anche questo libro ha lasciato alle sue spalle numerose polemiche. Com’era successo per Bonatti dopo la mitica scalata del K2, come era successo per Messner dopo la salita sul Nanga Parbat e la drammatica perdita del fratello Gunther, nel 1997 in America è uscito un libro The Climb (Everest 1996 – Cronaca di un salvataggio impossibile) con un resoconto del disastro accaduto nel 1996 sull’Everest a firma di Anatoli Bukreev. Un libro che in alcune sue parti  critica duramente il racconto sulla intera vicenda fatto da Krakauer nel suo libro. Un polemica che ha creato spiacevoli equivoci ma che non scalfisce assolutamente il valore e l’intensità di questo bel libro. Aria sottile di Jon Krakauer edito da Corbaccio è acquistabile online sul sito Ibs.it. Giannandrea Mencini

Autore: Giannandrea Mencini

Laureato in Storia, mi occupo di storia dell’ambiente e del territorio. Collaboro con alcune testate giornalistiche. Lavoro a Venezia come responsabile della comunicazione e ufficio stampa e ho scritto numerosi libri ed interventi specialistici.

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