Il torto del soldato, il nuovo romanzo di Erri de Luca Il torto del soldato, il nuovo romanzo di Erri de Luca

Il torto del soldato, il nuovo romanzo di Erri De Luca.

copertina il torto del soldato“Sono decisa a raccontare questa mia vicenda a beneficio di chi potrà capirla meglio di me. Spero in un lettore che possa un giorno spiegarmela.”

Erri De Luca è tornato, il 26 aprile, in libreria con un nuovo coinvolgente romanzo, Il torto del soldato, edito da Feltrinelli e acquistabile sul sito della casa editrice, al prezzo di €9,35.

L’autore partenopeo affronta, nel suo libro, temi di natura storica: la Seconda guerra mondiale e la shoah. Gli eventi bellici fungono da scenografia narrativa, nella quale si incastrano, perfettamente, le storie dei protagonisti del racconto: una figlia e un padre nazista che vive le sue paure e le sue ossessioni da ex militare e criminale di guerra. Un uomo incapace di accettare il fallimento hitleriano, che cerca nella kabbalah ebraica delle risposte. Si troverà di fronte a un mistero, un segreto, fatto di segni alfanumerici, nascosto tra le pagine e svelato, a piccole dosi, dallo scrittore.

“Sono un soldato vinto. Il mio reato è questo, pura verità. Il torto del soldato è la sconfitta“, queste le parole pronunciate dall’ex militare. Confessioni martellanti e angoscianti, ripetute, in più occasioni, alla figlia. Soccombere al nemico, infatti, viene vissuto dall’uomo come un torto, una colpa che non gli consente di vivere serenamente. Paura e ossessione, nel romanzo di De Luca; la paura del protagonista di finire come i tanti ex militari catturati e  processati, perché lui, no, lui “non farà mai la fine di una foglia d’autunno che si arrende”.

Ma l’ex combattente nazista non è l’unico protagonista del racconto. La sua esistenza dannata, infatti, viene tratteggiata dagli occhi di una figlia, una giovane donna incapace di accettare e perdonare i crimini paterni, una figlia divisa tra il senso di repulsione e il dovere di accudire il vecchio padre. Una figura femminile forte e tenace, incapace di accettare quelle tristi pagine della storia e i crimini commessi, in grado di opporsi, urlando, a gran voce, il suo dissenso e la sua vergogna verso una guerra ingiusta e inumana, che vede nella sola obbedienza l’unico torto del soldato.

Autore: Giusy Casciaro

Condividi Questo Post Su

Invia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *