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IstantBook, Chiarelettere lancia una nuova collana. Il passato che si lega al presente

La casa editrice Chiarelettere, che per prima ha rilanciato i libri di giornalismo d’inchiesta, e si è imposta sul mercato come alternativa a editori più grandi ed affermati nella saggistica, ora lancia un nuovo prodotto, riproponendo i scaffali i classici del pensiero e i saggi in una veste tutta differente.

Si tratta degli Istant Book, la nuova collana che vede, da oggi, la saggistica internazionale in forma di libri da un centinaio di pagine, scritti nel passato ma ancora chiavi interpretative dell’attualità.

Il primo volume degli IstantBook, 'Odio gli indifferenti' di Antonio GramsciIl primo volume è Odio gli indifferenti‘, di Antonio Gramsci, già approdato in libreria, 128 pagine per 7 euro di prezzo, con prefazione di David Bidussa.

La collana si veste di nuovo, infatti un’attenzione particolare è dedicata alla grafica. La copertina di questo titolo è firmata da David Pearson, già grafico di Chiarelettere dal 2007 e considerato maestro dell’arte editoriale. Nel passato ha lavorato per Penguin, per cui ha creato la collana Great Ideas.

Il modello degli Istant Book, libri piccoli, leggeri e maneggevoli, è proposto in Italia dopo il grande successo che hanno avuto in Germania. La grafica servirà per attrarre di più i lettori, per distinguere questi libri portatili dagli altri in libreria.

Pearson spiega che non sarà solo per questo, ma anche per dotare la collana, e ciascun libro, di una forte identità. Non è un frutto casuale, bensì è dovuto ad un ampio lavoro di ricerca sugli autori, dallo studio del periodo storico in cui hanno vissuto al contenuto dell’opera stessa.

Il primo volume, “Odio gli indifferenti” di Gramsci, ha una copertina che mostra tanti indici puntati uno contro l’altro, per trasmettere appunto il “contrasto con il concetto di indifferenza. Inoltre il modello delle mani risale proprio al 1917, lo stesso anno in cui è stata edita l’opera.

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Lorenzo Fazio, direttore di Chiarelettere, rende più esplicito il perché della collana. ‘Odio gli indifferenti’ nasce per primo perché è un manifesto. “E’ un autore molto citato, un punto di riferimento per la sinistra ortodossa e istituzionale ma pochissimi lo hanno letto.

E’ un vero e proprio monito a partecipare all’attività politica e alle scelte che, pur riguardandoci tutti, spesso trattiamo con indifferenza”. In questo volume sono raccolti molti editoriali, quindi sono scritti con un taglio decisamente giornalistico e affronta temi che sono tuttora attuali nel panorama politico, e anche quotidiano.

In quarta di copertina, un estratto del libro, una frase di Gramsci che fa captare immediatamente l’attualità dell’opera. “Quando discuti con un avversario prova a metterti nei suoi panni, lo comprenderai meglio… Ho seguito questo consiglio ma i panni dei miei avversari erano così sudici che ho concluso: è meglio essere ingiusto qualche volta che provare di nuovo questo schifo che fa svenire”.

Le prossime uscite, fra maggio e giugno, sono ‘A che serve avere le mani pulite quando si tengono in tasca’ di Don Milani ‘Discorso sulla servitù volontaria’ di Etienne de La Boétie. Il primo volume tratta di scritti del religioso che riguardano la disobbedienza dinnanzi a delle leggi sbagliate.

Il secondo titolo, invece, è un pamphlet firmato da La Boétie, filosofo e giurista francese coetaneo di Montaigne.Un testo breve e folgorante che riguarda il perché le masse seguono un dittatore, un capo. Il titolo è e anche questo ci sembra un tema di grande attualità”, conferma Fazio.

Autore: Alex Buaiscia

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