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Gli Statali. Gioie e Dolori per il posto fisso

Autore: Arduino Rossi
Casa Editrice: Morpheo Edizioni
Prezzo: 10,00

L’ambiente del Pubblico Impiego è solo una scusa per parlare di realtà diverse e presentare un mondo forse un po’ minuto, fatto da tanti personaggi differenti.
Ci sono timidi e sfacciati, sognatori e uomini tutti di un pezzo, con le idee molto chiare.
Abbiamo pure donne innamorate e arrampicatrici sociali.
C’è di tutto un po’: non ci sono eroi e tragedie, ma solo fatti piccoli e quotidiani, vite comuni, forse banali.
Certamente su tutto regna il sorriso, forse un po malizioso, ma non troppo dell’autore.
C’è un sogghigno un po’ triste talvolta, un po’ sarcastico, ma mai cattivo.
Si parla di un’Umanità che vive nella normalità , pur sperando sempre di fare il grande balzo: il salto che gli permetterà di uscire dalla monotonia di tutti i giorni.
Talvolta questi personaggi finiscano in situazioni rocambolesche, forse eccessive, dove più che drammi ci sono buffe situazioni.
Su tutto regna il sarcasmo amaro di vite che non riescono mai a superare il grigiore e la monotonia: il dolore è sottile e non va mai oltre l’intensità di una disillusione.
Questi statali amano il loro posto fisso e lo odiano, perchè li rende schiavi e insicuri: hanno famiglia (tengono famiglia), sono meridionali, ma pure settentrionali e di tutte le altre regioni.
Sono il modello di un mondo minuto, con tante ossessioni, fissazioni e ambizioni: l’importante è arrivare, anche con mezzi meschini.

PRESENTAZIONE DELL’AUTORE

Rossi Arduino, l’autore di questi racconti, è uno statale, anzi un dipendente dell’Agenzia delle Dogane, da quando sono nate le Agenzie Fiscali.
Da 24 anni, come i suoi personaggi, cerca di uscire dal Pubblico Impiego: scrive racconti, romanzi e ha ottenuto qualche pubblicazione di raccolte di racconti, poesie e romanzi.
Collaborò presso il quotidiano Bergamo-Oggi, per la pagina della cultura agli inizio degli anni Novanta e dette una mano a selezionare testi, scrivendo recensioni e quarti di copertina per alcune piccole case editrici.
Ama dipingere astratti su tela e qualche paesaggio molto colorato, con qualche giudizio positivo da parte della critica.
Come i suoi personaggi la famiglia, i figli, gli hanno impedito di fare colpi di testa e continua a “ingoiare rospi” come impiegatino “statale”, pur sognando sempre il grande balzo, risolutore della sua vita.
Attualmente invia sue lettere, un po’ arrabbiate, ma non troppo, un po’ ironiche, alla stampa nazionale e sono state pubblicate da tutti i periodici maggiori, oltre che da decine di piccoli giornali.
Ormai parecchi suoi pezzi sono diffusi come articoli sulla stampa e su Internet.
Ha ricevuto congratulazioni e insulti, ma continua a lottare contro il grigiore per un mondo a colori e verace.

Autore: admin

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