Antìk: il drago che rivive nel tempo | Gatsby Anchor Antìk: il drago che rivive nel tempo | Gatsby Anchor

Antìk: il drago che rivive nel tempo | Gatsby Anchor

La trama

Antìk: il drago che rivive nel tempo di Gatsby Anchor è un romanzo fantasy, che potremmo definire tenero, originale e toccante. Copertina Antik di Gatsby Anchor

L’opera sopracitata narra la storia di un ragazzo con problemi fisici molto evidenti, innamorato della sua amica Francesca. Il giovane viene rifiutato da tutti ed è considerato il ‘caso pietoso’ della classe. Mortificato da professori e compagni, dopo una lite con i genitori scappa via nel bel mezzo di una tempesta e viene colpito da un fulmine. Al suo risveglio un uomo adulto lo trascina fuori dall’ospedale dicendogli che è l’incarnazione della stirpe degli Antìk: gli uomini dal cuore di drago, e lo salva dagli attacchi di Morgana, eterna nemica degli Antìk, che lo vorrebbe morto.

Da lì gli eventi si susseguono, il ragazzo scopre di avere un nuovo aspetto senza difetti fisici, e questo cambia tutto. Resta sotto la protezione di quell’uomo e capisce che la vita prima del fulmine era stata così complicata anche a causa dei suoi ‘amici’ che gli ridevano dietro per il suo aspetto. Il ragazzo prende in mano la sua esistenza e cresce, decidendo di restare solo, senza accettare un rapporto consenziente con l’amica che prima lo ripugnava. Così decide di scontrarsi con Morgana in una battaglia che ha dei risvolti del tutto inaspettati…

I temi sapientemente affrontati dall’autore in Antìk: il drago che rivive nel tempo sono svariati: adolescenza, crescita, magia, amore, consapevolezza, coraggio…un mix di punti di vista e spunti di riflessione, che si fondono seguendo il filo conduttore delle esperienze di vita che, inevitabilmente, segnano e fanno crescere.

Questo libro non è altro che una sorta di sfogo su ciò che ho passato da adolescente, su quanto mi sentissi e mi sento inadeguato in questa società dove conta l’apparenza, dove l’amore si paga e le amicizie spesso non sono reali. Spiego tutto questo, faccio credere e sperare il lettore e il protagonista in un mondo più roseo, facendoli sbattere contro quello reale quando meno se lo aspettano. La magia è nel mio romanzo un mezzo per alleggerire il tutto e dare il dinamismo essenziale” ci spiega Gatsby Anchor.

“Antìk io non merito questo… voglio dire, nessuno l’ha mai fatto per me.” 

“L’ho fatto io. Meriti un giorno felice, per questo sono qui…”

“Per comprarmi vestiti?”

“No, per prendermi cura di te.” 

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L’autore

Gatsby Anchor vive nell’ombra e preferisce non mostrarsi. Ha 30 anni e ha la passione per la scrittura. Ha un cane Husky di nome Artyko a cui vuole molto bene. Vive una vita semplice, su in campagna, solitario. Si gode la natura fantasticando tutto il giorno.

In Antìk: il drago che rivive nel tempo parla di come sia complicato essere un adolescente e scontrarsi con la durezza del mondo, ma anche di quanto si possa migliorare e di quanto si possa amare in modi diversi una persona, senza necessariamente trattare gli argomenti del matrimonio o del fidanzamento. Ciò perché l’amore e il bene hanno tante sfaccettature, tutte da scoprire, e questo testo le racchiude, coniugando aspetti del quotidiano e altri non appartenenti alla realtà di tutti i giorni, come ad esempio la magia.

Ma come nasce l’amore per la scrittura Gatsby Anchor? “Nasce dal desiderio di raccontare delle storie, dal fatto che preferisco sognare una realtà che non esiste, piuttosto che vivere la vita di tutti i giorni che ti sbatte in faccia quanto sia dura andare avanti. Con Antìk: il drago che rivive nel tempo vorrei invitarvi a immaginare un mondo in cui coloro che dovrebbero starvi accanto non lo fanno, ma in cui si possa trovare conforto da chi meno vi aspettate per combattere insieme al fine di cambiare la propria vita. Spero vi piaccia tutto questo!

Intanto, qualcosa bolle in pentola per il nostro autore, ovvero il prosieguo della serie di Antìk e un racconto natalizio.

Lo stile

L’autore di Antìk: il drago che rivive nel tempo ha uno stile semplice e scorrevole, caratteristiche che è possibile ritrovare anche nell’opera oggetto della nostra presentazione. Breve, fatto a episodi, privo di punti morti, contiene tantissimo della vita del suo creatore, come ci rivela lui stesso: “I miei ricordi sono esattamente descritti passo per passo, confusi da cambi di trama e risvolti fantastici. Ci ho messo tanto prima di aprirmi con un foglio bianco.  È doloroso. Il protagonista non è altro che me. Mi sono immerso in un mondo parallelo e ho pensato a cosa avrei fatto in quelle diverse situazioni… Per quanto concerne il mio modo di scrivere, non pretendo di assomigliare a nessun autore, sarebbe blasfemo. Amo Charles Dickens e nel periodo in cui scrivevo Antìk stavo leggendo Grandi speranze che mi ha influenzato”.

Tra le letture più apprezzate da Gatsby Anchor spiccano Il grande Gatsby (l’ho trovato illuminante, ci dice), Passo dell’angelo (un libro quasi poetico, amaro e intenso), per l’appunto Grandi speranze (un romanzo che parte da grandi prospettive e che finisce nel disincanto, meraviglioso), Canto di Natale, opera che il nostro autore ama alla follia.

Antìk: il drago che rivive nel tempo è una lettura per tutti, rivolta in particolare ai ragazzi che si sentono soli, che non riescono ad emergere e a sentirsi rilevanti. Affinché possano immedesimarsi nelle avventure/disavventure del protagonista e trovare la forza e il coraggio di scegliere la propria strada.

 

Autore: redazione

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