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Guida alla Venezia Ribelle di M.Fiano e B.Barzaghi

“Guida alla Venezia Ribelle” (Volant Edizioni 2015)

Guida alla Venezia RibelleGuide su Venezia in questi anni ne sono uscite tantissime, note e meno note. La pubblicistica del settore è ricca di libri che presentano la città dei Dogi in forme e modalità diverse, con linguaggi diversi. Spesso sono guide molto simili nei contenuti, guide “cartolina”, magari patinate e ricche di fotografie ma che, a leggerle bene, appaiono talvolta vuote, prive di emozioni, poco coinvolgenti.

Ecco, se qualcuno vuole conoscere una Venezia diversa, creativa, che, nella sua secolare storia, ha fatto delle lotte politiche e sociali un esempio di civiltà e progresso, è bene che legga questa originale guida scritta da Beatrice Barzaghi e Maria Fiano, “Guida alla Venezia Ribelle” .

Una guida, appunto, diversa e priva di quei luoghi comuni che caratterizzano Venezia, città ricca di equivoci, come scrisse anni fa il sociologo e scrittore veneziano Gianfranco Bettin: “Equivoci e ciarpame, che le gravano addosso col peso di secoli di luoghi comuni e di speculazioni, romanticume, decadentismi d’accatto, patetici folklorismi, voraci sfruttamenti a scopo di business: tutto ciò, ricorrentemente, ha prodotto un uso strumentale della storia, dell’immagine, dei problemi e dei drammi stessi di Venezia”.

Le nostri autrici raccontano invece, come riporta nella bella introduzione alla guida Maria Teresa Siega:

una Venezia viva, ribelle e resistente, non rassegnata, mai piegata ai poteri, siano essi l’impero o il papato, l’occupante straniero o i padroni di ogni sorta. O il mercato! Ribellarsi oggi è resistere al degrado civile e culturale, oltre che estetico, della mono economia turistica, con pratiche alternative, dal recupero e la reinventazione dell’artigianato alla coltivazione di orti, dalla scoperta della Laguna vogando alla creazione di spazi di incontro.

Ecco quindi che la guida ci porta fra i vari sestieri di Venezia e delle isole nonché nelle piazze e vie di Mestre e Marghera, con l’intento di farci apprendere quello che nessuno racconta e dice, ma che in realtà rappresenta un esempio storico importante, assolutamente da conoscere per capire a fondo lo spirito di questa stupenda città.

Allora scopriremo il volto della Venezia ribelle, la città di Emilio Vedova e Luigi Nono, di Daniele Manin e Paolo Sarpi, di Carlo Goldoni e dei fratelli Bandiera, di Franco e Franca Basaglia, di Tinto Brass e dei Pitura Freska. Chi leggerà questa guida incontrerà tanti nomi che hanno fatto la storia della Serenissima prima, della Venezia moderna e contemporanea dopo. Nomi talvolta non famosi ai più ma che immedesimano bene lo spirito democratico e solidale della comunità veneziana. Una comunità che anche nei momenti più difficili, come durante la seconda guerra mondiale e l’occupazione nazifascista, riusciva a risollevarsi grazie al suo spirito sì ribelle ma anche libero e democratico. Città ribelle ma anche spavalda come nella “beffa” dei giovani partigiani nel teatro Goldoni pieno di fascisti oppure nel tuffo dei militanti del Comitato No Grandi Navi nel trafficato Canale della Giudecca.

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Lotte, dispute e ribellioni, che raccontano calli, vie, campi, piazze, rivelando vicende particolari di associazioni, comitati, movimenti e partiti, che hanno avuto una funzione sociale e politica importante nella storia di Venezia. Il libro proposto dalle nostre autrici rappresenta un’analisi ad ampio raggio della Serenissima; il merito delle stesse è di riproporci, criticamente rivisitate, alcune storie spesso dimenticate o considerate meno importanti da altre guide sulla città.

Penso che si possa considerare questa guida davvero un buon libro di storia soprattutto contemporanea, un saggio che aiuta a conoscere e a capire certe vicende e certe problematiche che accompagnano la vita di Venezia.

Certo, va detto, che la partecipazione attiva della Barzaghi e della Fiano alla vita cittadina, il loro impegno in merito a specifiche tematiche ambientali e sociali che caratterizzano ancora oggi la città lagunare, si scorge fra le righe del libro e in alcune riflessioni delle autrici, ma il tutto non disturba e nemmeno danneggia la lettura della guida, anzi l’arricchisce di ragionamenti e di pensieri che fanno capire con quanta dedizione le nostre autrici si siano approcciate a questa avventura letteraria.

La guida è scritta con un linguaggio armonioso, semplice ed efficace. Si legge volentieri, senza mai stancarsi nemmeno nelle parti più approfondite e più storiche.

Alla fine, seguendo i percorsi consigliati dal volume, si potranno capire tante cose di Venezia, città tanto bella quanto ricca di contradizioni e capire perché la sua storia passata e soprattutto quella attuale, siano state caratterizzate da tante “ribellioni”. La risposta forse sta proprio nel fatto che la città va “capita” nel quadro dei problemi nel mondo contemporaneo, perché, come disse Chastel “Venezia è diventata il simbolo delle nostre responsabilità…La sfida veneziana non è che l’episodio centrale della crisi del mondo moderno, che dovrà rivedere il suo stile di vita”.

Giannandrea Mencini

@gmencini1

Autore: Giannandrea Mencini

Laureato in Storia, mi occupo di storia dell’ambiente e del territorio. Collaboro con alcune testate giornalistiche. Lavoro a Venezia come responsabile della comunicazione e ufficio stampa e ho scritto numerosi libri ed interventi specialistici.

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