Non ditelo allo sposo di Anna Bell Non ditelo allo sposo di Anna Bell

“Non ditelo allo sposo” si fa presto a dire “nozze da ricordare” quando sono rimasti solo gli spiccioli

  Non-ditelo-allo-sposo recensioneAvete presente le nozze di William d’Inghilterra e Kate Middleton? Un matrimonio da favola, due sposi fantastici (anche se qualche capello in più in testa al principe non sarebbe stato di troppo). Un sogno per ogni ragazza: il passo lento al suono della marcia nuziale, l’arrivo davanti al bellissimo futuro coniuge, il bouquet… accidenti, il computer trilla e riporta Penelope Holmes alla realtà. Questo non vuol dire che Mark, il “futuro fidanzato e quasi ragazzo” – anche se già vivono insieme da un po’ – non le abbia riservato una sorpresa. Un invito da Chez Vivant, il ristorante dei ricchi. È pur vero che si deve ad un omaggio della direzione al nuovo contabile, ma quel locale ha un significato magico, per lei, strizzata in un abitino ad effetto, indossato sopra biancheria sexy. Sono ospitati in un privè. Un tendaggio li sottrae agli sguardi degli altri commensali, ma questo non impedisce di sentire gli accordi immaginari di una marcia nuziale quando il suo lui accompagna con un prezioso anello di fidanzamento la richiesta di sposarlo. Tutto lascerebbe immaginare una torrida consumazione della prima notte da fidanzati (giù il vestitino, su le autoreggenti…), ma i lettori di Non ditelo allo sposo, spiritosa commedia di Anna Bell per le Edizioni Tre60 (320 pagine 9,90 euro), non hanno fatto i conti con la formazione ragionieristica di Mark. Pur preso dalla serata romantica, pretende – e non arbitrariamente, dopotutto – di verificare il saldo del fondo matrimoniale che stanno raccogliendo insieme. Fatto sta che Penny ha dato un’occhiata da poco e il conto piange. Mancano almeno 10mila sterline. Insomma, ce ne sono 5.345 e 50 pence, troppo poche da presentare al suo principe azzurro, senza un’adeguata spiegazione del buco. Per questa volta, un provvidenziale surriscaldamento hot della nottata distrae Mark dai riscontri contabili, ma Penny deve andare assolutamente a fondo della caduta a precipizio dei loro risparmi. Bingo. Presto e sconsolatamente accertata la causa: è colpa del gioco online al quale lei si dedica all’insaputa dell’anima gemella. Eppure le sembrava di vincere partite, più che di perderle. Riteneva che la differenza fosse a suo vantaggio, non il contrario. Sbagliava di grosso. Si è fumata 10mila sterline al videogioco e con quanto è rimasto in banca può dire addio alla cerimonia dei suoi sogni, nozze nel castello, annessi e connessi di lusso. Sarebbe stato un miracolo superare di poco 21mila bigliettoni e da 5mila e spiccioli non è facile arrivare a quella somma, in soli tre mesi. Ma un modo deve trovarlo. Si morderebbe le mani, perché calcola che stringendo sarebbero potute bastare 15.100 sterline, quelle di cui disponevano prima che le venisse il trip di incrementare il fondo giocando a Bingo. Informare Mark è fuori discussione. Infatti trova il modo di escluderlo dai preparativi simulando una trovata da programma tv “non ditelo allo sposo”, nel quale la promessa si accolla l’intero onere organizzativo per fare una sorpresona alla dolce metà. Chiesa e museo sono presto prenotati. Museo? Sì, perché quello di Storia militare del Surrey si rivela la location più adatta ed economica, tanto più per lo sconto che si potrà assicurare in cambio di tredici settimane di volontariato non retribuito presso la struttura. A sorpresa, inoltre, la soluzione del rito religioso si è rivelata meno cara del matrimonio in Comune. Insomma, hanno già dove dire “Sì” e dove recarsi dopo, senza svenarsi. Resta trovare cosa mangiare, ascoltare e mettersi addosso. Finanche il fotografo risulta fuori budget… Ce la sta mettendo tutta. Tuttavia, ammesso che tutto possa andare bene, ma è altamente improbabile, Penny è rovinata. E pensare che sta affrontando solo la fase quattro del loro progetto di vita insieme: il fidanzamento. A quelle condizioni da asfissia pecuniaria dubita fortemente di raggiungere la fase cinque: il matrimonio. Per non dire della fase sei, al momento improbabile in quanto fatalmente dispendiosa: fare un bambino. Accidenti al Bingo. Ma è un romanzo romantico. Potrà mai tradire la sua copertina rosa pastello?

Autore: EffeElle

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