Il resto della settimana di Maurizio De Giovanni Il resto della settimana di Maurizio De Giovanni

Il resto della settimana di Maurizio De Giovanni

 

Il resto della settimana recensioneMaurizio De Giovanni, il padre del commissario Ricciardi, questa volta esce delle tracce del giallista per le quali è tanto amato, per offrirci Il resto della settimana, un romanzo in cui l’unica vera protagonista, è la Passione. Più che di un romanzo, però, si tratta di una serie di racconti; un album di ricordi personali che si intrecciano a dei momenti magici, grazie ad un mix di gioa esplosiva e nostalgia che ci permette di riscoprire tutte le emozioni di chi, quel sogno, lo ha vissuto per davvero.

La trama

Eccoci allora al bar di Peppe, un solo piccolo ingresso in uno dei tanti vicoli possibili, rimasto sempre uguale negli anni, fatta eccezione per qualche piccolo ammodernamento reso necessario dall’usura e dalle normative che cambiano. In luogo che sembra sottrarsi al naturale scorrere del tempo; uno di quelli di cui non importa sapere da quanto stia lì, perché, probabilmente, sta lì da sempre. Oltre a Peppe, ci sono Deborah, la cassiera, capace di fare cose mai viste a persona umana e Ciccillo che invece si occupa di tutto quello che non compete agli altri due. Insieme a Peppe, entrambi  sono presenze fisse, talmente integrati e talmente scontati all’interno del bar, da pensare che non abbiano vita fuori da esso. A vederlo così, quindi, tutto fa credere che sia un posto qualunque, un luogo di passaggio come ce ne sono migliaia nel mondo. In realtà questo è il luogo migliore per prepararsi all’Evento della domenica; il motore di tutto che, alla fine, mette d’accordo anche le opinioni più contrastanti, in un nome di qualcosa di più grande… la Passione. Ma non si tratta di una Passione qualunque… si tratta di un attaccamento profondo, vero, ad una città, ad un colore, ad una squadra: il Napoli. E si parla del Napoli dei tempi d’oro, di quello che vinceva e ti faceva pensare che fosse possibile seguire un sogno rincorrendo un pallone. Visto così, non sembra più un bar qualunque, ma diventa una sorta di confessionale del tifoso, all’interno del quale le persone si svelano per quello che sono; mettendo a nudo sul bancone tutti gli aneddoti e i segreti che superano i confini dell’inconfessabile per trovare di nuovo vita dentro quelle quattro mura. A raccogliere tutto questo ci sarà il Professore, che a sua volta si siederà ad uno dei tavoli per osservare lo svolgersi e l’evoluzione di quei sentimenti che salgono e scendono, che crescono e si intensificano con l’avvicinarsi alla domenica. Ma soprattutto il Professore raccoglierà storie… storie di vita legate al calcio e storia del calcio legata alla vita, cercando di arrivare a capire da cosa è formato il cuore e l’anima della gente. Un lavoro iniziato quasi per caso e per rivincita, ma che invece darà dei risvolti che anche una mente scientifica non sarà in grado di spiegare.

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La critica

Maurizio De Giovanni ne Il resto della settimana dà lustro ad eventi calcistici legati ad un periodo e ad una città che sono entrati nella storia, dandoci una visione di questo sport ben diversa da quella alla quale, oggi, siamo abituati. E lo fa mettendo in evidenza, più che i risultati, i rapporti di amore e di amicizia che, grazie ad esso, possono ritrovarsi o rinsaldarsi. Siamo messo di fronte anche allo scontro tra generazioni diverse che confluisce, però, in un mare di ricordi e di emozioni capaci di mettere a tacere rancori e rivalità. Una bella immagine del calcio che era e di come, in realtà, dovrebbe ancora essere.  

Autore: Elena Coppi

Vengo da un piccolo, ma non sconosciuto, paese della Toscana che si chiama Santa Fiora. Per me, un libro è una piccola Creazione capace di cambiarci, di emozionarci e nel quale immergersi per poi lasciarsi andare: la più dolce delle follie.

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