Intervista a Mauro Santomauro - atto secondo - RecensioniLibri.org Intervista a Mauro Santomauro - atto secondo - RecensioniLibri.org

Intervista a Mauro Santomauro – atto secondo

Mauro Santomauro – segue da Intervista a Mauro Santamauro atto primo – 

La congiura dello speziale è certamente un romanzo storico, per comporre il quale immagino si sia documentato in maniera molto approfondita. Quali sono state le sue fonti?
Alcuni argomenti provengono sicuramente dalle mie conoscenze professionali, altre dai miei interessi amatoriali e da conoscenze acquisite nel corso degli anni. Alcuni fatti descritti nel romanzo sono realmente accaduti e spesso mi hanno visto come protagonista. Ciò non toglie che una discreta ricerca bibliografica ed un faticoso“rispolvero” di antiche nozioni credute dimenticate, siano state la base preparatoria del romanzo. La parte riguardante i dolci invece mi è venuta estremamente spontanea: golosi, ne sono convinto, si nasce. Golosi professionisti si diventa dopo anni di “dura” applicazione!

Quando un libro mi colpisce profondamente, mi piace immaginarne la trasposizione in film, senza nulla togliere al piacere della lettura. Lei ci ha pensato? Se sì non mi dica che non ha pensato alla colonna sonora, al regista ed agli attori. Le confesso che io ci ho pensato e vorrei vedere se siamo d’accordo; un indizio lo merita: l’attrice non è Cameron Diaz.
Se un giorno futuro ed incerto George Lucas, i fratelli Cohen, o anche solo Luc Besson bussassero alla mia porta con la sceneggiatura del mio romanzo in mano, supplicandomi di indicare l’attrice che impersonerà Fedora sul grande schermo, la mia scelta emozionale andrebbe sicuramente alla compianta Audrey Hepburn. Più realisticamente: troppo vecchia la bellissima Gwyneth Paltrow, troppi ricordi per Cameron – mia moglie non me lo perdonerebbe!- opterei per la dolcissima e brava Natalie Portman, protagonista de “Il cigno nero” e, sfortunatamente, anche di “Thor”.
Per la musica farei un mix di Pink Floid,del chitarrista jazz Django Reinhardt, Oscar Peterson e, d’obbligo, di Vivaldi ed Albinoni. Troppo prevedibile?
Assolutamente no! Django ed i Cohen sono in perfetta sintonia e non mi dispiacerebbe vedere la Portman diretta dai due fratelli.

Lei ha una vita davvero intensa: quando trova il tempo di scrivere ed approfondire?
Bella domanda! Di notte, quando la casa tace, i rumori del traffico scemano e l’oscurità zittisce ogni cosa. La luce ambrata della mia vecchia lampada illumina la tastiera e gli spiriti dei personaggi cominciano a danzare intorno a me. Spesso sono i raggi dell’alba, filtrando dagli scuri socchiusi ad illuminare la vecchia biblioteca, ad interrompere bruscamente quella danza.

LEGGI ANCHE:  Intervista a Roberto Venturini - L'anno che a Roma fu due volte Natale

Ho letto che sta lavorando su un altro romanzo. Vuole anticiparci di cosa si tratta o preferisce lasciare un alone di mistero?
Non svelerò nulla della trama se non sotto tortura (con una crema Chantilly potrei però cedere). Posso dire che si cambia scenario: basta mare, ora si va in montagna. Tre dei vecchi personaggi si avventureranno fra antiche mummie, leggi della fisica quantistica e misteri insondabili. E, naturalmente tante…dolcezze. Un finale sorprendente preannuncerà anche il ritorno di una vecchia conoscenza…Abbiate solo un po’ di pazienza, le notti sono dannatamente lunghe…

È stato un piacere intercettare il suo libro (non mi dispiacerebbe imbattermi anche nel prossimo) ed intervistarla. In bocca al lupo.

Autore: Monica Pintozzi

Come controller, ho appreso che i numeri contano solo se li sai analizzare, come lettrice che le parole contano solo se le sai utilizzare. Maniaca del dettaglio, pretendo che il libro rispetti lettore e sintassi; ignoro volentieri testi pieni di parole e concessioni dal sapor di refuso. Il libro è regalo per me non per l’autore.

Condividi Questo Post Su